In seguito alla scomparsa di Papa Francesco, anche il sistema della Protezione civile del Trentino scende in campo per offrire supporto nelle attività di accoglienza e assistenza ai pellegrini in arrivo a Roma. A partire da mercoledì 23 aprile, giorno in cui il feretro del pontefice sarà trasferito in processione da Casa Santa Marta alla basilica di San Pietro, e almeno fino alla celebrazione dei funerali, previsti per sabato 27 aprile alle ore 10 in Vaticano, una squadra composta da 30 operatori volontari trentini sarà operativa nella Capitale. Il loro contributo sarà fondamentale per gestire l’imponente afflusso di fedeli, giunti da tutto il mondo per porgere l’ultimo saluto a Jorge Mario Bergoglio e partecipare alle successive celebrazioni legate al Giubileo, all’insediamento del Conclave e all’elezione del prossimo Papa.
Intanto, alla luce della proclamazione del lutto nazionale, in tutte le sedi istituzionali del Trentino le bandiere sono state esposte a mezz’asta.
Nel pomeriggio di martedì 22 aprile il direttore generale della Provincia, Raffaele De Col, e il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna, Stefano Fait, hanno preso parte in videoconferenza al Comitato operativo nazionale, convocato dal capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano. È stato il Consiglio dei ministri ad affidare ufficialmente alla Protezione civile la gestione delle attività logistiche e organizzative legate all’accoglienza dei fedeli, con l’esclusione delle questioni di sicurezza, di competenza delle Forze dell’Ordine.
Nell’ambito del Coordinamento nazionale – affidato alla Provincia autonoma di Trento, che ha il compito di raccogliere le adesioni – saranno complessivamente circa 700 i volontari di Protezione civile provenienti da tutta Italia e messi a disposizione da Regioni e Province autonome.
Per il Trentino, hanno dato la loro disponibilità tutte le realtà aderenti al sistema provinciale del volontariato di Protezione civile: Croce Rossa Italiana, Federazione provinciale dei Vigili del fuoco volontari, Nuclei volontari alpini, Psicologi per i popoli, Scuola cani da ricerca e catastrofe, e il Soccorso alpino e speleologico.