Tanti, tantissimi, troppi ciclisti e pedoni indisciplinati che, a scapito della propria sicurezza, trovandosi di fronte al divieto di accesso sulla ciclabile a Riva del Garda in direzione Torbole hanno scavalcato il guard-rail e proseguito la loro marcia sulla statale sotto la paramassi, senza fanali e giubbino catarifrangente a norma di Legge.
La ciclabile è chiusa a causa della frana caduta sul versante a est del Monte Brione in corrispondenza dell’Hotel Baia Azzurra.
Altri, invece, scavalcano la recinzione e passano nel tratto pericoloso per la caduta di massi.
Alta la preoccupazione da parte del sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi che ha proposto l’attivazione di un senso unico sotto la paramassi, parere condiviso anche alla odierna Conferenza dei Sindaci. Sono stati incaricati gli uffici competenti per valutare la possibili modifica provvisoria della viabilità.
Nella mattina di mercoledì 3 giugno si è svolto un sopralluogo ai piedi del Brione, nella zona interessata dalla frana, che ha visto sul posto il presidente Maurizio Fugatti accompagnato dai tecnici provinciali nonché il sindaco di Nago-Torbole Gianni Morandi.
La visita è servita a fare il punto della situazione: dal presidente Fugatti è arrivato l’invito a velocizzare il più possibile le attività in corso, per arrivare al più presto alla riapertura di un’opera strategica per il turismo dell’Alto Garda.
Si tratta di un intervento di somma urgenza, per il quale la Provincia ha destinato 645.000 euro, di cui 500.000 per i lavori.
È stato confermato che il bypass sulla ciclabile del lungolago, all’altezza del Monte Brione, dovrebbe riaprire per il fine settimana del 19-21 giugno.
Due sono stati gli eventi franosi che hanno interessato il Monte Brione negli ultimi mesi. Il primo si è verificato il 19 novembre 2019: in quell’occasione il Servizio gestione strade era intervenuto per una prima pulizia della copertura della galleria paramassi sulla statale 240 e per il disgaggio di alcuni massi pericolanti, mentre il Servizio opere stradali e ferroviarie aveva realizzato un bypass della ciclabile e una prima messa in sicurezza provvisoria, funzionale al ripristino delle barriere presenti prima della frana.
Purtroppo l’emergenza Covid-19 ha determinato una prima sospensione dei lavori. Appena riaperto il cantiere ecco una seconda frana, che si è verificata il 30 aprile, che ha comportato una nuova sospensione dei lavori a tutela della sicurezza degli operai dell’impresa, nonché la chiusura del bypass ciclabile, visto che i frammenti della frana sono arrivati anche su quest’ultimo. Senza la sospensione determinata dalla pandemia, i lavori di contenimento sarebbero terminati prima del 30 aprile e avrebbero ragionevolmente contenuto questo secondo evento franoso.
Il nuovo intervento, che viene effettuato in somma urgenza, vedrà la messa in sicurezza della parete rocciosa, con pannellature di contenimento in rete metallica e chiodature. Al termine di questa prima operazione si potrà riaprire il bypass provvisorio della ciclabile, indicativamente per il fine settimana del 19-21 giugno, condizioni meteorologiche permettendo. Ultimato l’intervento in parete, si riprenderanno i lavori di realizzazione della barriera paramassi a metà parete, che si dovrebbero concludere a metà luglio.