Echi di passione e orgoglio hanno risuonato nella sala della sede di Confcommercio Trentino dove si è tenuta l’assemblea annuale dei soci dell’Associazione Commercianti al Dettaglio del Trentino. Il presidente Massimo Piffer ha saputo trasformare il consueto appuntamento in un momento di profonda riflessione collettiva, evocando l’immagine del commercio come cuore pulsante delle nostre comunità. Per Piffer il commercio non è un semplice settore economico, ma l’essenza viva che scandisce il quotidiano di paesi, valli e città.
“I negozi fanno sistema”, ha sottolineato Piffer, spiegando che ogni piccolo esercizio è parte di un mosaico più grande che definisce l’identità di un luogo. E “senza commercio non c’è territorio vivo”, ha aggiunto. Ha invitato così tutti a guardare oltre i freddi dati economici e a riconoscere il ruolo sociale dei negozi come cuore delle comunità.
Con queste immagini vivide, Piffer ha voluto rendere omaggio a tutti i commercianti di città e valli, veri custodi di un patrimonio fatto di vicinanza umana e tradizioni tramandate nel tempo. Il suo messaggio è potente: sostenere il commercio locale significa tenere accesa la fiamma della comunità. Ma occorre anche guardare avanti, sperimentando con coraggio anche nuove forme di ibridazione e di contaminazione anche tra categorie merceologiche diverse, per offrire alla comunità ed ai clienti nuove esperienze, fatte di identità e qualità.
Un ampio spazio è stato dedicato ai giovani, i volti nuovi del commercio locale pronti a raccogliere le sfide di un settore in continua evoluzione. Piffer ha riconosciuto la necessità di coinvolgere le nuove generazioni, di dar loro spazio e fiducia all’interno dell’associazione e delle attività commerciali.
La sfida demografica ed economica è evidente. Molti negozi storici sono chiamati al ricambio generazionale, e il futuro del commercio trentino sarà nelle mani di chi oggi è giovane. Il presidente ha incoraggiato i soci più esperti a valorizzare le idee dei giovani. Occorre fare spazio nelle proprie aziende a collaboratori più giovani e accoglierne la visione innovativa.
Nell’ultima parte della sua relazione, Piffer ha affrontato un tema più tecnico ma cruciale: la riorganizzazione delle categorie merceologiche all’interno dell’associazione. Si è parlato della possibilità di creare nuove rappresentanze di categorie merceologiche, per dare rappresentanza a settori nascenti finora privi di un contenitore dedicato.
A conclusione dell’assemblea Piffer ha mandato un chiaro messaggio: «Senza commercio non c’è comunità, e senza comunità non c’è futuro».