Sabato 23 agosto, nella suggestiva cornice della chiesetta di San Martino di Arco, turisti, residenti e agricoltori hanno avuto una sgradita sorpresa: nel parcheggio accanto alla Chiesa, l’unico disponibile per fare escursioni in zona o per chi deve andare a sistemare gli ulivi, erano affissi dei cartelli in bianco e nero che intimavano il divieto di sosta. “No parking, zona riservata per cerimonia” si leggeva sulle fotocopie appese già dalla sera precedente, con tanto di grafica casalinga ma con l’autorevolezza di un segnale ufficiale.
Il risultato? Nessuno ha osato parcheggiare, temendo una sanzione. Nel frattempo gli invitati al matrimonio hanno potuto usufruire indisturbati degli spazi pubblici, come se fossero di proprietà privata.
Il malumore dei residenti non si è fatto attendere. Dopo le segnalazioni, la Polizia Locale ha confermato che non era stato concesso alcun permesso per riservare i posti auto. In altre parole: i cartelli erano totalmente abusivi. Un’iniziativa arbitraria che ha lasciato molti con l’amaro in bocca, non solo per la mancanza di rispetto verso chi vive e lavora in zona, ma anche per il messaggio implicito: che una cerimonia privata possa prevalere sul diritto collettivo di usufruire degli spazi pubblici.
Un tempo il problema non si poneva: per i matrimoni si poteva contare sul parcheggio dell’Oratorio di San Martino, all’inizio della scalinata che conduce alla Chiesa. Lì la sposa saliva tra gli applausi, con un’organizzazione chiara e senza creare disagi. Oggi, con quel piazzale chiuso, l’unico parcheggio rimasto è quello in fianco alla chiesetta, raggiungibile dall’Olivaia, che già fatica a contenere tutte le auto nei giorni normali, figurarsi in caso di celebrazioni come un matrimonio.
I residenti sottolineano che un episodio simile non si era mai verificato prima. “Non vogliamo che accada di nuovo” è il messaggio che hanno voluto lanciare, denunciando un malcostume che, se non fermato, rischia di trasformare i parcheggi pubblici in aree riservate a chi decide di appropriarsene con un foglio e un pezzo di nastro adesivo.
