Alla Casa degli Artisti di Tenno si è aperta la mostra “Spose, ninfe. Veli, venti nel simbolico femminile”, un progetto che si inserisce nel percorso culturale “Arte Donna”, dedicato alle espressioni artistiche delle donne e sul femminile nell’arte contemporanea.
L’esposizione, curata da Roberta Bonazza, resterà visitabile fino al 16 novembre e rappresenta uno dei momenti più intensi della stagione culturale di Casa degli Artisti, luogo ormai riconosciuto come punto di riferimento per la ricerca artistica e per il dialogo tra linguaggi visivi, scrittura e società.
Due percorsi artistici, un unico tema: il femminile come simbolo
La mostra propone due percorsi artistici paralleli, dedicati alle “spose” delle artiste Beatrice Pastorio e Amina Pedrinolla, che indagano il tema del velo e della sposa come metafora di identità, attesa, rivelazione e libertà.
Attraverso installazioni, fotografie e opere materiche, le due autrici accompagnano il visitatore in una riflessione sul corpo e sul rito, tra trasparenze e nascondimenti, tradizioni e riscritture contemporanee del femminile.
A completare la visione artistica, il contributo della scrittrice e giornalista Gabriella Brugnara, che con il suo testo introduce una prospettiva simbolica e letteraria sul tema, indagando il legame tra velo, vento e identità femminile.
Il suo intervento sarà ripreso e approfondito nel convegno in programma il 18 ottobre, sempre negli spazi della Casa degli Artisti, dove si confronteranno studiose, artiste e rappresentanti istituzionali.
Un’inaugurazione partecipata e un forte segno di rete territoriale
L’inaugurazione, accolta da un folto pubblico, ha testimoniato non solo l’interesse verso il tema, ma anche la capacità di Casa degli Artisti di costruire reti di collaborazione tra territori e istituzioni culturali.
Accanto al sindaco di Tenno, Giuliano Marocchi, erano presenti le assessore alla Cultura di Tenno e Riva del Garda, Tognoni e Pellegrini, e la vicesindaca di Nago-Torbole, Balduzzi.
Per il Comune di Ala, che partecipa attivamente al progetto “Arte Donna”, sono intervenuti il sindaco Claudio Gatti e l’assessora alla Cultura, Cristina Aprone.
Una presenza corale che sottolinea come il progetto abbia ormai assunto una dimensione sovracomunale, capace di unire comunità diverse intorno a un linguaggio comune: quello dell’arte e della riflessione sul ruolo delle donne nella società contemporanea.
Arte Donna: una rete che cresce
Con “Spose, ninfe”, il percorso “Arte Donna” prosegue il suo cammino di valorizzazione delle voci femminili nel panorama artistico trentino, confermandosi un laboratorio culturale di dialogo e sensibilità condivisa.
La scelta del tema — il velo come simbolo, la sposa come archetipo — apre una finestra su una femminilità che non è mai univoca, ma molteplice, fragile e potente al tempo stesso.
In un tempo in cui le identità si interrogano e si ridefiniscono, la Casa degli Artisti offre così uno spazio di pensiero e di bellezza, dove l’arte torna a essere mezzo di ascolto e di relazione tra i territori, le persone e le storie. (n.f.)