Si è spento all’improvviso, proprio nella sua amata casa ai “Grassi”, Lino Brunelli, 87 anni, conosciuto da tutti come “Lino ferer”. Un malore improvviso lo ha colpito la mattina di lunedì 7 luglio mentre si preparava a scendere a Riva del Garda per una visita medica. Accanto a lui, in quel momento, c’erano la moglie Maria Vittoria e il figlio Gabriele, che ha immediatamente allertato i soccorsi. Il trasferimento in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento è stato rapidissimo, ma purtroppo inutile. In poche ore, la comunità di Riva ha perso una delle sue figure più autentiche e laboriose.
Il nome di Lino Brunelli è inciso nella storia di chi ama il Garda, la montagna, l’artigianato. È suo il lavoro dietro alle lunghe scale della celebre ferrata dell’Amicizia che porta alla Cima Sat, costruite nel suo laboratorio di San Nazzaro. Ma la sua firma è anche presente nei percorsi della ferrata Che Guevara sul Monte Casale, lungo i gradoni del Busatte-Tempesta, e persino nelle profondità del lago, dove, a 15 metri da Porto San Nicolò, riposa la scultura metallica del Cristo Silente realizzata su disegno di Germano Alberti.
Non era solo un artigiano, ma anche un alpinista appassionato, un punto di riferimento per la SAT di Riva e Arco. A quest’ultima ha dedicato molto tempo come istruttore di roccia, fedele a uno stile sobrio e faticoso, di quelli che non cercano scorciatoie.
Brunelli è stato anche attivo nell’Associazione Artigiani dell’Alto Garda e Ledro, contribuendo con la sua competenza alla promozione del mestiere che amava.
I funerali si svolgeranno venerdì alle ore 16 nella chiesa Arcipretale di Riva del Garda. Lino Brunelli lascia un vuoto che sa di ferro battuto, di sudore e passione, di montagne scalate e opere sommerse, tutte scolpite dal suo talento e dalla sua discrezione.