I “numeri” li ha forniti il primo cittadino Adalberto Mosaner rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Luca Grazioli. In totale, dal momento che i varchi elettronici hanno iniziato a funzionare dopo la “sperimentazione” in cui venivano emessi accertamenti “bonari” (senza multa insomma), sono state ben 4886. Di queste 1548 sono state confermate per un incasso dell’Amministrazione comunale pari a 87.766 euro. Dato fornito alla vigilia di agosto. Il sindaco non nega di aver riscontrato problematiche e criticità nella gestione dei varchi elettronici, ma che assieme ad Altogarda Parcheggi e Mobilità (APM) si sono adottate le necessarie misure per ovviare ai disagi evidenziati (oltre 300 email sono arrivate al comune in questo senso) e che gli utenti avrebbero potuto patire. Alcune istanze sono state accolte, altre invece no perché palesemente “non veritiere”. Il servizio però, come evidenzia il consigliere Grazioli, presenta molte lacune le cui conseguenze sono una mole di lavoro aggiuntiva per gli uffici preposti sia per i cittadini che devono addurre le loro giustificazioni, con perdita di tempo e denaro. Secondo Grazioli “… il servizio è solamente attivo al fine di aumentare confusione nei cittadini e far cassa, con centinaia di segnalazioni inviate al comando di Polizia Locale Intercomunale che hanno intasato la casella di posta elettronica. Ricordiamo che se un cittadino chiede il permesso per entrare da uno dei varchi elettronici (pagando) ma poi si sbaglia ed entra da un altro scatta la sanzione. Come dire che paga due volte”. Per questo Grazioli invita il sindaco ad un tavolo di lavoro al fine di superare tutte queste criticità e difficoltà “inutili” a chi deve accedere alla Ztl per lavorare o per accedere a casa propria. Semplificare, insomma, gli accessi è la richiesta che viene fatta al Comune.