Il consigliere provinciale Claudio Civettini ha presentato una interrogazione relativa al servizio di Guardia Medica in Valle di Ledro. Ecco il testo integrale:
“Ci viene rappresentato un fatto increscioso accaduto nei giorni scorsi, con la chiamata di una guardia medica, a Tiarno di Sopra, da parte di una coppia allarmata alle ore 15:45, chiamata alla quale la guardia medica – solo perché chi chiamava ha minacciato di rivolgersi ai Carabinieri -, avrebbe risposto presentandosi quasi un’ora dopo, alle 16:30. Un fatto che, si ricorda, non per attaccare il preziosissimo servizio di guardia medica, quanto per sottolineare quanto esso sia assolutamente insufficiente per la scelta di politica di accorpare su Riva del Garda il servizio stesso, cancellando il presidio prima attivo e presente in Valle di Ledro.
Una scelta scellerata e scandalosa perché non tiene minimamente in conto né il tema della viabilità, né la vastità del territorio né, tanto meno, l’organizzazione che parrebbe essere basata – sulla base di quanto viene raccontato – su una sola persona che, a turno, è chiamata a garantire copertura a tutto questo territorio. Ciò che rileva non è dunque tanto una responsabilità della guardia medica quanto, invece, quella di una politica che ha scelto di devastare un servizio che era efficiente, efficace, e che dava risposte a bassissimo costo per quello che riguarda gli effetti, e questo è veramente con rammarico che lo si va a raccontare poiché pensiamo che sia veramente importante arrivare al territorio con tale servizio nei canoni previsti da un normale rapporto tra utenti e sanità.
A fronte di questo, pare opportuno anzi urgente interpellare l’Amministrazione provinciale per sapere se si è a conoscenza delle difficoltà che la Valle di Ledro sta sommessamente denunciando a fronte di scelte scellerate che hanno privato siffatta Valle della presenza della guardia medica; da capire, inoltre, quanti siano gli interventi di guardia medica, oggi, in particolare da quanto è stato soppresso il servizio un tempo attivo sul territorio; è da mettere a fuoco, poi, quanti siano i medici in servizio e attraverso quali scelte si intenda dare concretezza e risposte alle necessità della Valle di Ledro per quanto riguarda urgenze mediche che passano, necessariamente, attraverso la guardia medica”.