Inaugurato nella serata di lunedì 25 novembre il nuovo Centro aperto Frisbee, a villa Althamer ad Arco. Ha l’obiettivo di offrire un luogo di socialità e di incontro, uno spazio socio-educativo in cui costruire relazioni significative tra minori, famiglie e servizi. Il Centro è attivato dalla Comunità Alto Garda e Ledro e dal Comune di Arco in sinergia con l’Apsp Casa Mia (la stessa che gestisce il Centro Giovani Cantiere 26), e lavora in collaborazione con gli Istituti comprensivi, gli enti e le associazioni del territorio.
Esso occupa quattro grandi sale al primo piano di villa Althamer, accanto al Centro giovani intercomunale Cantiere 26.
Si rivolge ai bambini che frequentano la scuola primaria e alle loro famiglie, ai ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado e alle loro famiglie, e sono previsti anche progetti particolari per i bambini che frequentano l’ultimo anno di scuola materna. Propone una programmazione mensile di attività educative e ricreative che si concretizzano in laboratori manuali, espressivi e creativi, momenti di animazione e socializzazione, gioco e merenda insieme. Il Centro offre agli iscritti della scuola media anche la possibilità di avere nel primo pomeriggio uno spazio studio e compiti organizzato.
Frisbee è aperto da mercoledì 27 a venerdì 29 novembre in modalità «porte aperte», e da lunedì 2 dicembre in via definitiva.
Per ora è possibile iscriversi un giorno alla settimana; la possibilità di iscriversi per più giornate sarà comunicata in un secondo momento in base ai posti ancora disponibili.
Le iscrizioni si effettuano online dal sito web www.casamiariva.it.
Ma una riflessione ci sia concessa sul fatto che la nostra comunità deve avere bisogno di servizi come questo, ovvero di uno spazio protetto educativo, cioè un luogo dove lasciare i figli ed offrire loro una funzione educativa con attività da svolgere sotto l’osservazione di alcune educatrici.
Compiti, questi, che dovrebbero essere svolti prima dalla famiglia e poi dal mondo dalla scuola ma che purtroppo hanno perso gran parte del loro ruolo. Non sarebbe meglio, forse, riportare queste due “istituzioni” all’adempimento dei loro compiti, anziché trovare facili sostituti negli spazi aperti?