Il rapporto tra turismo e urbanistica è stato al centro dell’intervento dell’assessore provinciale all’urbanistica Carlo Daldoss alla serata conclusiva del Campiglio Dolomiti Architecture Workshop. L’iniziativa ha visto 6 giovani architetti italiani lavorare per una settimana sulle soluzioni per il ridisegno di due spazi pubblici collocati in posizioni strategiche all’interno dell’abitato, ma privi – secondo i tecnici – di qualità e d’identità: piazza Brenta Alta/piazza Righi e piazza Palù. “In un contesto naturalistico unico, quali sono Madonna di Campiglio e le Dolomiti di Brenta, è giusto dialogare in maniera costruttiva, sulle possibilità di migliorare il contesto urbano. Un territorio curato ed armonioso non può che essere un valore aggiunto per un turismo di qualità, modello di riferimento per il Trentino”, ha sottolineato Daldoss.
Campiglio Dolomiti Architecture Workshop ha inteso ricercare nuovi sguardi e visioni inedite per Madonna di Campiglio, grazie al lavoro congiunto tra 6 giovani architetti italiani che per una settimana sono stati seguiti da docenti universitari di fama internazionale e da architetti tutor, esperti di progettazione e costruzione in ambiente alpino. Il progetto è nato dall’intesa tra il comitato organizzatore, Apt di Campiglio Pinzolo Val Rendena e i Comuni di Pinzolo e Treville.
I risultati sono stati presentati nella serata di ieri a Madonna di Campiglio, in una Sala della Cultura di via Pradalago, affollata soprattutto da residenti. Nel suo intervento, l’assessore provinciale all’urbanistica Carlo Daldoss è tornato sui temi cardine della recente riforma urbanistica che in Trentino ha ridisegnato il rapporto tra territorio e abitanti: tutelata dell’ambiente anche attraverso il risparmio del suolo, regole univoche per l’intero territorio provinciale grazie ad un processo di condivisione con tutti i soggetti interessati (cittadini, tecnici, amministratori ed imprese).
“L’iniziativa proposta a Madonna di Campiglio – ha sottolineato l’assessore provinciale all’urbanistica Carlo Daldoss – è interessante perché condivide il lavoro di 6 giovani architetti con il pubblico per uno sviluppo urbanistico delle piazze della stazione turistica. Oggi lo sviluppo urbanistico, non solo dei centri turistici, passa necessariamente attraverso la pedonalizzazione dei centri, che devono risultare attrattivi oltre che belli. Grazie all’iniziativa, le proposte della Madonna di Camoiglio del futuro sono ora condivise con i cittadini che così hanno l’opportunità di essere compartecipi delle decisioni finali. E tutto questo è molto importante”.
Quanto al rapporto urbanistica e turismo, Daldoss ha ricordato come queste due componenti siano fortemente legati: “Non è pensabile arrivare ad un’offerta turistica di qualità senza un territorio curato, senza un paesaggio in cui le bellezze ambientali non siano valorizzate. Urbanistica significa anche riuscire a governare gli interventi dell’uomo sul territorio – ad esempio alberghi e impianti nel caso di Campiglio e di altre stazioni turistiche – così da inserirli in un contesto ambientale prezioso e al contempo centrare gli obiettivi di sviluppo e crescita del Trentino. Il turismo vive in un territorio qualificato da un punto di vista ambientale – ha concluso Daldoss – e quindi l’urbanistica, con la tutela del territorio, sono le basi sud cui innestare processi virtuosi di sviluppo turistico”.