Come nel classico di Walt Disney tanto amato dai bambini, l’edizione 2019 del tuffo di Capodanno ha registrato 101 amanti del brivido. Non è stato battuto il record di due edizioni fa, quando furono in 123 a tuffarsi nelle acque del porto di piazza Catena il 1° gennaio 2017, ma è stato comunque e in ogni modo un successo. Organizzato da Fabrizio “Bicio” Di Stasio con l’aiuto di Donato Riccadonna, Francesco Brancaccio e altri volontari anche l’edizione 2019 del cimento invernale ha registrato il tutto esaurito di pubblico ai lati di piazza Tre Novembre e piazza Catena per assistere al bagno dei temerari che non soffrono per nulla il freddo. Italiani, tanti e da tutte le province, stranieri, altrettanto, con menzione particolare per il giovane Andy Kainz di Norimberga, affetto da disabilità motoria che si è immerso egualmente aiutato da due familiari nelle fredde acque del porto, nove gradi esatti. Sotto l’occhio vigile della squadra nautica dei Vigili del Fuoco di Riva e del gruppo cinofilo Cani Salvamento schierati in caso di necessità, allo scoccare della “Renga”, la campana della torre Apponale simbolo di Riva del Garda, Francesco Brancaccio uno dei “senatori” (chi ha fatto tutte le edizioni dal 1999) si è tuffato dal pilone del porto in acqua dando così inizio al tuffo collettivo degli altri. Tanti giovani, tante donne, tanti per la prima volta. Citeremo i cinque senatori: Gianni Amistadi, Francesco Brancaccio, Fabrizio Di Stasio, Gualtiero Parisi e Fabia Torbol. C’erano tuffatori da Bologna, un calabrese, tanti da Pergine e da Caldonazzo, Dro, Rovereto, Trento, Villa Lagarina, Torbole, qualcuno dalla Spagna (Paesi baschi), Brescia, Gaeta, Milano, Cles, due russi da Mosca, una inglese al suo secondo tuffo di Capodanno a Riva, Cremona, Tenno e….. anche una ragazza da Copenaghen. Temperatura esterna 3 gradi. Ideale.