L’esito delle missioni istituzionali di maggio e luglio nei Balcani che hanno visto la partecipazione del gruppo “Piattaforma 125” – una rete che consorzia oltre 20 tra imprese private e soggetti no-profit, della ricerca e istituzionali, operanti in Trentino ed interessati a lavorare con i territori balcanici in concreti progetti di sviluppo ambientale sostenibile -, nonché il monitoraggio dei progetti di cooperazione allo sviluppo attivati in Albania, Serbia e Kosovo.
Sono stati questi i temi al centro della conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessora alla cooperazione allo sviluppo Sara Ferrari, l’assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi, il direttore Associazione Trentino con i Balcani Maurizio Camin, il presidente Agenzia per la Depurazione della Provincia Autonoma di Trento Alessio Zanghellini, il direttore Operativo in ETC Engineering srl Claudio Modena, il professore dell’Università degli studi di Trento Marco Bezzi e l’amministratore delegato di Idrotech srl, delegato di T.C.I. e consigliere dell’ordine degli ingegneri Stefano Tomasini.
Prende forma e si concretizza sempre di più il progetto “Piattaforma 125”, una rete di relazioni per lo sviluppo locale sostenibile tra il Trentino e l’Europa balcanica. Attraverso due missioni istituzionali – in Kosovo, Serbia e Albania – un gruppo di imprenditori e professionisti trentini hanno avuto modo di tessere nuove collaborazioni.
“Si tratta di un nuovo passo avanti per la cooperazione allo sviluppo – ha spiegato l’assessora Sara Ferrari – grazie alla piattaforma 125 professionisti, imprese, istituzioni, associazioni di volontariato, università hanno modo di presentarsi e di dialogare con i territori balcanici in una logica di sviluppo reciproco. Ci sono dei bisogni di crescita ai quali il Trentino può offrire delle risposte in termini di competenze. Abbiamo trovato grande soddisfazione da parte dei nostri professionisti per una modalità di accompagnamento che apre loro delle piste sulla scorta dell’affidabilità e dei rapporti che il Trentino ha costruito con quei territori grazie alla cooperazione internazionale”.
L’assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi ha sottolineato come “i problemi di uno sviluppo equilibrato richiedono politiche e pratiche sistemiche, che influiscano sui comportamenti e sulla cultura delle popolazioni. Per questo siamo particolarmente lieti che il Trentino possa proporre a questo livello il proprio modello, offrendo al contempo opportunità di crescita tanto alle imprese che e ai professionisti trentini e balcanici .