È passato un solo giorno dalla posa del primo pannello in legno dell’edificio che dovrà ospitare il nuovo Municipio di Torbole, e due delle ditte escluse hanno presentato ricorso. Si tratta della “Damiani – Holz & Co S.p.A. e della Iti Impresa generale S.p.A. le quali avevano già presentato una contestazione in merito alla gara telematica che era stata fatta per l’appalto.
Dubbi sul regolamento dell’appalto cancellati, però dal TAR che aveva dato ragione al Comune in quel caso, visto che la modulistica utilizzata dalle due ditte per concorrere all’appalto, ciascuna con la propria offerta, non era regolare. Dunque via all’appalto alla ditta che se lo era aggiudicato in modo “regolare”, la Mak Costruzioni S.r.l.
Tutto ciò nonostante le due aziende escluse hanno deciso egualmente di ricorrere al Consiglio di Stato per vedersi riconoscere non solo la sospensiva, bensì i danni derivanti da tutto ciò. Per il sindaco Gianni Morandi un ricorso redatto sulla falsariga del precedente che, senza volersi sostituire alle decisioni del Consiglio di Stato significa un atteggiamento atipico. Perché se le due ditte avessero voluto veramente subentrare ai lavori, non avrebbero certamente atteso marzo per presentare ricorso.
Per la cronaca i “danni” che le due ditte hanno avanzato in sede di ricorso ammontano a 275.000 euro, richiesta che, sempre per il sindaco Morandi, è fantasiosa e del tutto fuori luogo. Anzi, Un modo per “ingolfare” la giustizia e rallentare i lavori pubblici.