Impossibile non accorgersene. Riva e il Garda trentino hanno chiuso la stagione 2019 col “botto”. Tanta, tantissima gente ad ottobre e tanta anche nel primo week end di novembre per le vie di Arco, Torbole, Riva segno che la meta è preferita. Tanti italiani, un altro buon segno per l’ultimo lembo di Mediterraneo in Italia come si usa dire da noi. Logico che ora molti esercizi alberghieri chiudano per le meritate ferie, un “calo” del 70% delle strutture (alberghiere e b&b in particolare) che passano da 150 a meno di 40 strutture aperte. Quelle che, come ha detto la direttrice di Ingarda Trentino S.p.A. Roberta Maraschin tengono aperto aderendo al “progetto Inverno” tanto caro al suo ideatore, l’albergatore ristoratore del Piccolo Mondo Sergio Chiesa. Un progetto “sposato” dall’Apt del Garda trentino qualche anno fa. L’obiettivo del Garda trentino è sempre più la destagionalizzazione che dopo quella estiva, principe per eccellenza del lago di Garda parte nord, è la “struttura portante” dell’accoglienza turistica sul territorio. Con il progetto inverno, dunque, si cerca sempre più di sensibilizzare, tenendo ovviamente conto delle sacrosante ferie per albergatori e personale addetto, il fatto che grazie agli sforzi congiunti e alla promozione internazionale il Garda deve diventare meta ambita anche nei mesi autunnali e invernali. Un progetto che il recente evento enogastronomico “Garda con Gusto” chiuso nel primo week end di novembre traghetta idealmente verso la Half Marathon di domenica prossima, 10 dicembre. Poi sarà l’Avvento con le sue iniziative che si allargano a Ledro e ai Mercatini di Rango, la Casa di Babbo Natale, Arco e l’ormai consacrato Mercatino di Assocentro a fare da “traino” nel mese di dicembre. Quando le giornate torneranno ad allungarsi verso la stagione 2020.