La storia al giorno d’oggi è nota: senza telefonino non si va neanche in bagno, eppure abbiamo tante preoccupazioni per le radiofrequenze che le antenne emettono per farli funzionare. Studi da ogni parte pongono sempre e frequentemente alla nostra attenzione la pericolosità dei ripetitori di telefonia mobile, e anche all’Istituto Gardascuola di Arco ora si pone nuovamente la questione per l’antenna ubicata a poca distanza dallo stesso. Un abitante della zona ha commissionato un controllo ad una ditta specializzata di Bolzano, il quale ha rilevato che nella sua stanza da letto le emissioni di elettrosmog sono “nella norma”. Le onde elettromagnetiche, invece, presentano valori molto evidenti tanto da far relazionare aggettivi come “forti” ed “estreme”. Alcuni genitori molto preoccupati della situazione vorrebbero trasferire ad altra scuola i loro figli. Questo “aggravato” dal fatto che le ultime misurazioni ufficiali effettuate dal Comune sono datate a cinque anni fa, da qui l’invio delle misurazioni del tecnico privato allo scopo di procedere a nuove misurazioni e poi decidere il da farsi. Immediata la risposta dell’assessore comunale Stefano Miori: “Dati recenti non ce ne sono perché la situazione non è cambiata” ha detto, mentre per il sindaco Betta “Sono inutili allarmismi, meglio sarebbe stato attendere le nuove rilevazioni. A scuola, poi, gli alunni lo spengono il telefonino?”. In ballo chiaramente c’è la salute dei ragazzi e dei residenti, soprattutto in vista del passaggio al protocollo 5G che, come studi affermano fa molto più male alla salute dell’attuale 3G o 4G. Comunque sia l’attenzione da parte del Comune, è stato detto all’assemblea tenutasi nei giorni scorsi sulla questione, è massima.