Articolo pubblicato il: 18/01/2018 alle 13:44
La Busa - SCREENING ONCOLOGICI: AL VIA LA NUOVA CAMPAGNA INFORMATIVA
Posted By Redazione
Categoria: Notizie

“C’è un tempo per ogni cosa, quello delle prevenzione è ora”. Con questo slogan l’Azienda provinciale per i servizi sanitari invita le donne e gli uomini trentini ad aderire ai programmi di screening per la prevenzione dei tumori e a rispondere alle lettere di invito per effettuare gli esami gratuiti. Gli screening permettono di intercettare la malattia prima che si manifesti, consentendo così di affrontarla con trattamenti che garantiscono maggiore efficacia e meno effetti collaterali. Obiettivo della nuova campagna presentata oggi in conferenza stampa è quello di incentivare la partecipazione agli screening e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione. L’incontro con la stampa è stato anche l’occasione per fare il punto sull’andamento dei diversi programmi di screening per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero, del seno e del colon retto.
Le campagne di screening sono interventi di prevenzione secondaria: non evitano l’insorgenza del tumore (un traguardo raggiungibile con l’adozione di uno stile di vita salutare e con strategie di prevenzione primaria) ma hanno l’obiettivo di intercettarlo per tempo, quando è ancora facilmente curabile senza compromettere gravemente le qualità della vita. Gli screening sono esami condotti a tappeto su una fascia di popolazione piuttosto ampia che risulta a maggior rischio di sviluppare il tumore rispetto al resto della popolazione. Lo screening organizzato non è semplicemente un test, ma un percorso che prevede la ripetizione della stessa indagine ad intervalli regolari e pianifica una serie di tappe in risposta al risultato di queste indagini. Chi aderisce allo screening, perché in fascia d’età definita a rischio, viene accompagnato in tutto il percorso, anche di fronte ad una diagnosi di tumore e anche dopo il trattamento che si rende necessario. L’attivazione di campagne di screening organizzato tende a ridurre il numero di persone che eseguono uno screening spontaneo, prenotando autonomamente un esame di controllo. In Trentino le campagne di screening si concentrano su tre tipi di tumore: collo dell’utero, seno e colon retto.
Lo screening per il tumore al collo dell’utero è rivolto alle donne tra i 25 e i 64 anni, invitate a fare, a seconda della fascia d’età, il Pap test o l’Hpv test, esami che si eseguono in ambulatorio con un prelievo ginecologico.
Tutte le donne residenti comprese tra i 31 e i 64 anni passeranno gradualmente nei prossimi tre anni al nuovo screening mentre il Pap test sarà utilizzato solamente per le donne tra i 25 e i 30 anni. Non cambia nulla nel metodo di raccolta del campione da analizzare, ma le donne riceveranno una lettera con un appuntamento predefinito per recarsi nelle strutture aziendali. Quest’anno hanno beneficiato del nuovo screening le donne in fascia di età tra i 50 e i 61 anni.
La mammografia è invece lo strumento più efficace per diagnosticare precocemente un tumore al seno. Viene eseguita con un particolare apparecchio radiologico in grado di identificare alterazioni, anche minime, che potrebbero essere causate da un tumore in fase iniziale. In caso di esame normale si riceverà l’invito a ripetere la mammografia dopo due anni, altrimenti si verrà contattati per ulteriori approfondimenti. Il programma di screening in Trentino è partito nel 2000, coinvolgendo le donne tra i 50 e 69 anni. Nel 2016 sono state inviate 34mila lettere, con un’adesione allo screening dell’84% (il dato nazionale è al 60%) che ha permesso di individuare 168 carcinomi.
Il tumore del colon retto e i suoi precursori possono essere individuati attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci. Lo screening – rivolto a donne e uomini tra i 50 e i 69 anni – è un esame molto semplice che non richiede diete particolari e si effettua a casa propria, utilizzando un kit distribuito gratuitamente nelle farmacie. In caso di risultato normale, si verrà invitati a ripeterlo dopo due anni. Se l’esame rileverà la presenza di sangue, si verrà contattati per eseguire una colonscopia, un approfondimento diagnostico più specifico. Lo screening per il tumore del colon retto compie quest’anno dieci anni. Nel 2016 sono state contattate 60mila persone: di queste il 55% ha fatto il test (il dato italiano si attesta sul 40%). I carcinomi individuati grazie allo screening sono stati 28.
La nuova campagna informativa sarà diffusa attraverso diversi materiali informativi cartacei e rilanciata sui media locali e i canali web e social di Apss e della Provincia autonoma di Trento. Con l’obiettivo di incentivare la partecipazione ai tre diversi screening e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria.
(Ufficio Stampa Azienda sanitaria P.A.T.)

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Data e ora di stampa: 19/05/2025 10:48
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