È questo l’unico obiettivo che è uscito dall’assemblea pubblica tenutasi a Malcesine venerdì sera, organizzata dal Comitato nato spontaneo per questo scopo, il “Licssom” (Libero comitato spontaneo salvataggio ospedale di Malcesine). Un’assemblea pubblica molto partecipata, a significare quanto stia a cuore la sorte del nosocomio melsineo vanto, almeno fino a pochi anni fa, dell’ortopedia nell’Alto Garda. Nonostante un protocollo firmato con Trento, infatti, le sorti dell’ospedale di Malcesine sono in bilico.
L’attuale struttura dispone di ottanta posti letto, divisi tra riabilitazione fisiatrica, cardiologica e postumi della poliomielite, ed è nota in tutta Italia come centro importante della regione del lago di Garda orientale. La struttura, potenzialmente in grado di erogare servizi sanitari anche alle numerose presenze turistiche che soggiornano sul Garda, appare come “chiusa” in una cassaforte che non si vuole aprire. È per questo che il presidente del Comitato Adriano Piffer sta raccogliendo adesioni (oltre 150 venerdì che vanno ad aggiungersi alla petizione cui hanno aderito oltre mille persone, su Change.org) e consensi dal dialogo con le istituzioni e le attività economiche del territorio per salvare l’ospedale dal reale pericolo di chiusura.