Un furto perpetrato un paio di mesi fa, ma la cui voce si è diffusa solamente nei giorni scorsi. Nel compendio ex Sanaclero di Arco, la splendida Villa Angerer lasciata in eredità al Clero dal commerciante austriaco Giovanni (Josef) Angerer che la edificò nella seconda metà dell’Ottocento a Vigne in località “Olivè”, è stata portata via una magnifica stufa a “olle”, ultimo tesoro rimasto di un compendio che va in rovina da oltre mezzo secolo. La storia di Villa Angerer è nota, come sia avvenuto il furto no, perché la scoperta è stata fatta quando ormai tutto era accaduto. Quanti si siano mossi per smontare le piastrelle in ceramica (le olle o ole semplicemente in dialetto trentino) lasciando il materiale refrattario sul posto non si sa, il compendio è recintato e non vi ci si può accedere per il pericolo di crolli, cosa che ad aprile 2018, invece, grazie all’interessamento dell’ex sindaco di Arco Paolo Mattei, degli imprenditori Arcese e Pederzolli e molti sindaci della Busa era potuto succedere. La presa in visione di quanto sta andando in malora e, invece, quanto una cordata capeggiata appunto da Arcese e Pederzolli avesse in mente: affidare al luminare rivano dell’alimentazione, il professor luigi Fontana l’idea di un’Accademia dell’alimentazione, una sorta di “clinica” dove rimettersi in forma. Tutto fermo “con le quattro frecce” dopo un anno, dunque via libera a chiunque avesse (e poi ha attuato) intenzione di portarsela via. Fatto nella più completa tranquillità di oltre trentamila metri quadri di bellezza assoluta, lasciata marcire. Da lì, va detto, si sono portati via tutto col tempo, la bellissima stufa ad olle è stata solamente l’ultima delle numerose “gocce” scomparse. Peccato.