È senza fine la “guerra” tra privato e pubblico, ossia la proprietà in capo alla società VR 101214 s.r.l. e il comune di Riva che sull’area ex Cattoi ormai stanno combattendo una lotta sulla quale i commenti si sprecano. Ora sull’ingresso dell’area che serve da “polmone” parcheggio per i tanti turisti che poi se ne vanno a spasso per Riva è tornata la sbarra che limita l’ingresso in altezza, ossia ai camper. Posizionata dalla proprietà senza autorizzazione è scattata la segnalazione a Palazzo Pretorio, che non ha rilasciato l’autorizzazione, con la naturale conseguenza che se non sarà tolta entro 90 giorni scatterà… l’ennesima presa di posizione. In 90 giorni si arriva a fine giugno, metà stagione, chissà se la proprietà farà il ripristino (toglierla) o andrà avanti nella sua decisione, visto che la sbarra di fatto impedisce l’accesso ai mezzi più alti di due metri (l’altezza varia da 2 metri a 2 metri e cinquanta, di fatto e più volte stabilito che è illegittima), camper nella fattispecie, mezzi utilizzati anche da molte famiglie di nomadi che all’interno dell’area trovano la location ideale per stazionare.
Sotto sotto la “perdita” d’introiti che APM, la partecipata che gestisce i parcheggi accusa dal fatto che l’area ora è concessa dai privati gratuitamente al parcheggio, e tra il repentino tracciamento della ciclabile sulla via d’accesso (è stata la Provincia, hanno detto in Comune) i “dispetti” proseguono. Con buona pace dei cittadini che, ormai, passano e guardano dall’altra parte del viale. Una nota del Dirigente generale per la Motorizzazione, Divisione VIII del Ministero dei Trasporti tre anni fa affermava: “L’installazione di barre limitatrici d’altezza non è prevista da alcuna norma giuridica. Il segnale deve essere apposto solo se l’altezza ammissibile lungo la strada è realmente inferiore all’altezza dei veicoli. Se non sussistono valide ragioni, connesse alla tutela del patrimonio stradale o a esigenze di carattere tecnico, il divieto è illegittimo e configura inosservanza di norme giuridiche: inoltre l’installazione di barre limitatrici d’altezza, non prevista su strade pubbliche dalla vigente normativa, costituisce pericolo per la circolazione”.