Residenza Sanitaria Assistenziale. Ecco cosa significa la sigla RSA, la struttura rivana che ha visto la posa della prima pietra sull’area dell’ex ospedale tra quello che ne è rimasto e che ospita alcune sezioni del Liceo Maffei a sud e la sede della Comunità di Valle a nord ovest. Due anni di tempo per portare a completamento la nuova area dedicata agli anziani, un edificio con sessanta posti previsto nel sistema della riorganizzazione ospedaliera locale. Per il presidente Lucio Matteotti una tappa fondamentale dell’assistenza a terzi bisognosi. “Una volta terminati i lavori – ha dichiarato – trasferiremo nella nuova struttura i nostri ospiti per procedere all’ammodernamento di quella oggi esistente”. Ad oggi gli ospiti (come autorizzato dalla Provincia) sono 86 e non appena ultimato il nuovo compendio a questi potranno aggiungersi, come detto, i sessanta ulteriori previsti che il nuovo complesso potrà ospitare. “la strada da percorrere sarà quella della privatizzazione – prosegue Matteotti – perché la Provincia difficilmente potrà trovare le risorse atte alla copertura economica di così tanti ospiti. D’altronde sul “mercato” nazionale c’è un fiorire di strutture atte ad ospitare persone della terza età. Case di cura private che con il loro ricavato potranno contribuire ad abbassare le rette di quelle pubbliche”. Ma anche nuovi servizi alla persona grazie alle continue innovazioni della scienza. Una direzione, quella del coordinamento tra le Case di cura presenti sul territorio trentino decisamente da perseguire.