Le malattie croniche, strettamente legate all’aumento della popolazione anziana, sono in continua crescita e rappresentano la principale causa di morbilità, disabilità, mortalità nella fascia più anziana della popolazione. Da queste premesse nasce il Piano nazionale della cronicità, che si pone come obiettivo quello di definire un disegno strategico comune per le politiche sanitarie e socio-assistenziali nel settore. Un piano che rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma, in grado di condurre a una gestione integrata del paziente, indispensabile anche perché le persone malate croniche spesso intrecciano diverse patologie, con un’organizzazione delle cure primarie basata su team multidisciplinari e un’integrazione ospedale-territorio e socio-sanitaria.
la Giunta provinciale ha recepito il Piano nazionale e ha dato avvio al processo di completamento delle azioni necessarie per la sua attuazione, prevedendo la costitzuione di un tavolo di lavoro per definire la proposta trentina.
Il Piano nazionale della cronicità individua cinque fasi di gestione della persona con malattia cronica:
stratificazione e targeting della popolazione;
promozione della salute, prevenzione e diagnosi precoce;
presa in carico e gestione del paziente;
erogazione di interventi personalizzati per la gestione del paziente;
valutazione della qualità delle cure erogate.
In provincia di Trento l’applicazione del Piano nazionale avverrà secondo un percorso articolato in due fasi, vista la complessità delle tematiche da affrontare e l’ampia articolazione delle diverse condizioni che connotano la condizione di cronicità, unite alla numerosità dei soggetti chiamati a contribuire. Nella prima parte si identificheranno gli obiettivi, le logiche, i criteri, le azioni e gli strumenti per la presa in carico delle situazioni di cronicità, mentre nella seconda fase, che verrà implementata gradualmente, si definiranno specifici percorsi per le patologie croniche a maggiore impatto sui pazienti, sulle famiglie e sul sistema di welfare provinciale.