L’incontro svoltosi in Comunità di Valle nei giorni scorsi sul tema “Che acqua c’è nel nostro lago?” sostanzialmente ha detto che l’acqua è buona. Lo confermano i dati presentati per conto delle due Regioni Veneto e Lombardia e della nostra Provincia di Trento. Ma se i dati sono incoraggianti, quanto “emerso” dalle relazioni degli esperti Ernesto Cavallini, Marco Pietropoli e Andrea Giacinti moderati dal giornalista de l’Espresso Paolo Biondani, lo stato di salute presenta qualche problematica.
Per contro ecco arrivare uno studio che afferma che la rotazione della Terra modifica il movimento delle acque nel lago di Garda. Il risultato è una circolazione secondaria che trasporta ossigeno e nutrienti, migliorando l’ecosistema.
Sarebbe la fauna ittica a stare “poco bene” – hanno detto nel convegno di Riva del Garda – effetto della progressiva antropizzazione del lago in questi ultimi decenni con cause che per prime si sono riversate sul pescato. In calo logicamente, mentre un’altra causa sarebbe anche il progressivo aumento della temperatura dell’acqua rilevata dagli esperti presenti al convegno e misurata in un grado e mezzo in più negli ultimi tre decenni. Inoltre, sono a rischio estinzione alcune specie come il pregiato carpione e l’alborella, prede sia della pesca sportiva sia di quella professionale benché di pescatori professionisti sul Garda ne siano rimasti pochi. “Il turista non soggiorna sul Garda per i centri commerciali – è stato detto dagli esperti – ma per la qualità delle sue acque”. In superficie i dati sono positivi, ma è nelle profondità che si accumulano i metalli pesanti, laddove l’acqua è più fredda e vivono specie come le anguille la cui cattura oggi è vietata proprio per i contenuti di tossine che i grassi di cui è ricca sono pieni. Le strutture sulle rive come le piste ciclabili, le spiagge o le stesse aree pedonali hanno eliminato i canneti o le aree paludose che sorgevano sulle rive, luogo dove le specie deponevano le uova e che asservivano alla riproduzione delle stesse. Va fatto qualcosa, e in fretta per evitare che il lago di Garda diventi una piscina.
Ma queste dichiarazioni sembrano collidere con quanto pubblicato sulla pagina scientifica della agenzia Ansa.
La rotazione della Terra modifica il movimento delle acque nel lago di Garda. Il risultato è una circolazione secondaria che trasporta ossigeno e nutrienti, migliorando l’ecosistema. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports dai gruppi dell’Università di Trento e dell’Università olandese di Utrecht coordinati, rispettivamente, da Marco Toffolon e Henk Dijkstra. “Il rimescolamento è fondamentale per la qualità delle acque del lago, anche in profondità – ha spiegato all’ANSA Sebastiano Piccolroaz, uno degli autori – Non ci aspettavamo di osservare in un lago relativamente stretto come il Garda un fenomeno che è tipico delle acque costiere degli oceani e dei grandi laghi”. Il lavoro è il risultato di un’intensa campagna di raccolta dati sul campo, durata due anni, dal 2017 al 2018, e supportata da simulazioni al computer del movimento delle acque. “Quando il vento soffia lungo l’asse principale del Garda – ha chiarito Piccolroaz – la rotazione terrestre provoca una circolazione secondaria che sposta le acque del lago lateralmente, da una costa all’altra. Questo moto – ha aggiunto – oltre a creare differenze di temperatura tra la sponda del Veneto e quella della Lombardia, determina il rimescolamento di ossigeno e nutrienti dalla superficie fino al fondo del lago, a 350 metri. Con grandi vantaggi – ha rilevato lo studioso – per l’ecologia del lago e la qualità delle sue acque.
http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/terra_poli/2019/06/05/la-rotazione-della-terra-rimescola-le-acque-del-lago-di-garda-_8cbe9d78-1459-4088-a0a4-12016cd675b9.html