Premesso che da un’analisi comparata (sempre possibile per chi voglia consultare il sito trasparenza della Provincia con i dati di tutti gli enti controllati), che tenga conto del numero dei dipendenti e del valore della produzione, il Cda di Trentino Trasporti (oltre 1300 dipendenti ed un valore della produzione di oltre 100 milioni di euro annui), non risulta certamente quello maggiormente oneroso, si rende opportuno un chiarimento rispetto a letture distorte che qualche commentatore ha dato della deliberazione della Giunta provinciale di venerdì scorso, che ha introdotto modifiche alla definizione dei compensi per amministratori di società di rilevante valore della produzione, dovendosi precisare da subito un dato essenziale e non riportato nel modo corretto, ossia che la flessibilità garantita al Cda di definire i compensi individuali non ha margini di manovra se non dentro i limiti complessivi precedentemente fissati per la società stessa, e nel caso di Trentino Trasporti significa che la “redistribuzione” interna non può comunque consentire il superamento della remunerazione complessiva precedente del Cda di Trentino Trasporti e di Trentino Trasporti Esercizio, pari a €140.000 annui.
Il “Polo trasporti” (che comprende anche la Aeroporto Caproni spa, incorporata nel dicembre 2017) costerà meno delle tre società precedenti, che si attestavano su una spesa complessiva di 165.000 euro (e che prima della riforma, nel 2012, con 11 amministratori costavano oltre 370.000 euro).
(Uff. Stampa PAT)