L’Amministrazione comunale arcense è stata “obbligata” a chiedere una proroga all’autorità dei Bacini Montani al fine di portare a termine la realizzazione della pista ciclabile nel tratto che da via Pomerio condurrà fino al ponte sul Sarca, laddove sorgeva la casa di Giovanni Segantini. Questo a causa di due eventi imprevedibili come il maltempo che ha portato diversi temporali e le maggiori difficoltà tecniche trovate nel sistemare e consolidare gli argini della Sarca. La proroga è stata concessa, ma se il tempo continuerà di questo passo non è difficile pensare che i tempi per la realizzazione subiranno ulteriori ritardi o, quantomeno, aumenteranno le difficoltà costruttive. L’altro giorno il rilascio delle acque nella Sarca ha costretto gli operai a sospendere il lavoro, con il flusso che ha lambito il cantiere della ciclabile. Alessandro Betta si è detto però fiducioso visto che segue particolarmente i lavori in atto del tratto di ciclabile, non nascondendo le difficoltà legate ai vari “attori” che gravitano sul progetto. Dai Bacini Montani al Parco Fluviale, dagli ambientalisti che giustamente fanno le loro osservazioni in merito. Tuttavia il primo cittadino ha messo in atto una serie di interventi, compresi lo sfalcio dell’alveo per facilitare il deflusso delle acque in casi, appunto, come quello di questi giorni in cui la pioggia complica poi le cose.