In una nota inviata alla stampa i consiglieri di minoranza di Arco esprimono la loro contrarietà al fatto che, né per Amsa né per la Fondazione si sia prestato il minimo ascolto a quanto da loro detto. “Betta è un Re travestito da democratico – scrivono i consiglieri – che fa solo finta di ascoltare per poi decidere da sé. Possono sì dire la loro, ma fuori dall’aula, o in conferenza dei capigruppo, dentro l’aula zitti e muti.
Dialoghi dunque che di costruttivo hanno ben poco visto che fa tutto lui – si legge – e che nessuno delle minoranze sarà nel Cda di Amsa e tantomeno in quello della Fondazione. Nessuna apertura al dialogo, anzi, risposte seccate che lasciano trasparire quanto il primo cittadino ne faccia sempre un “caso personale”, quasi si attaccasse sempre e solo lui con ogni interpellanza.
Risposte autoritarie, insofferenti quasi fosse una perdita di tempo dare risposte a domande che provengono dalla città, con una “stoccata” finale sul fatto che Mattei, candidato alla presidenza della fondazione, abbia lasciato dopo tre anni il mandato da sindaco per correre dietro ai denari di un’offerta ben più sostanziosa di quella di fare l’interesse pubblico”.