Rinnovati i componenti elettivi della Consulta delle politiche sociali: nei giorni scorsi si è tenuta l’Assemblea plenaria degli Enti del Terzo Settore del Trentino, convocata dall’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana.
Accanto all’assessore Stefania Segnana vi erano anche il dirigente generale del Dipartimento Salute e Politiche sociali, Giancarlo Ruscitti, la dirigente del Servizio Politiche sociali, Federica Sartori, nonché il presidente uscente della Consulta Riccardo Santoni, che ha fornito una sintesi sull’operato della Consulta nei suoi primi 22 mesi di operatività.
La Consulta è stata istituita nel 2016 con funzioni consultive e propositive nei confronti della Provincia sulle tematiche sociali e socio-sanitarie. Si tratta di un organo collegiale, una sorta di anello di congiunzione tra le politiche pubbliche sociali e le vision del Terzo Settore e delle professioni sociali in Trentino; proprio per questo la sua composizione è eterogenea, al fine di rendere possibile una visione pluri-laterale. In essa sono presenti membri eletti direttamente dal Terzo Settore e componenti designati dalle Organizzazioni professionali dell’ambito socio assistenziale, dai Patronati e dalle Organizzazioni di secondo livello rappresentative del volontariato e delle Associazioni di promozione sociale, che hanno già presentato le loro designazioni all’Assessorato.
Il bilancio di questi primi due anni di lavoro della Consulta è stato positivo, costantemente in collaborazione con l’Amministrazione provinciale, secondo modalità marcatamente partecipative che hanno permesso di produrre concreti provvedimenti normativi e di organizzazione del sistema pubblico-privato delle politiche sociali in Trentino ma, prima di tutto, hanno testato l’efficacia della metodologia del lavoro partecipato della pubblica Amministrazione e del Terzo Settore, che potrebbe portare a sinergie pubbliche-private sempre più articolate ed interessanti. In 22 mesi di attività si sono realizzate 33 riunioni di Consulta ristretta, 5 riunioni di Consulta plenaria, 6 incontri territoriali realizzati insieme al Servizio Politiche Sociali e finalizzati ad acquisire feedback sulla prima stesura del Regolamento sull’autorizzazione e l’accreditamento, 4 incontri con l’assessore di riferimento e un’audizione in IV Commissione, senza considerare i tanti incontri ai quali la Consulta ha partecipato attraverso i suoi rappresentanti.