Ravagni e Todeschi, consiglieri d’opposizione ad Arco hanno presentato un’interrogazione per sapere, ma soprattutto per “capire” quale sia stata la direzione intrapresa dall’amministrazione comunale nel progetto del Parco alle Braile che porterà il nome di Nelson Mandela, il leader sudafricano della lotta all’apartheid. Critiche, tante, suggerimenti, pure che a dir loro evidenziamo come nel progetto sia contenuto un “paesaggio spento, che insiste in poco verde lasciato crescere senza controllo, con piante, poche, lasciate crescere storte e piegate ma non dal forte vento di fine ottobre”. Una situazione a dir loro che lascia pensare quasi all’abbandono, con un anello pensato per chi vuole correre nel parco che non è fruibile. Altrove si fanno rotatorie stradali che sono dei veri e propri giardini e il Parco, invece, è lasciato a desiderare in quanto a cura. Un Parco per il quale si è fatto un investimento considerevole in base ad un piano che, comunque lo si voglia vedere prevede la costruzione di un Hotel in zona. Tuttavia, i due consiglieri sottopongono al sindaco la possibilità di migliorare l’esistente livellando il terreno, eliminare il solco che si vede in mezzo al prato posando terreno fertile e realizzando l’impianto d’irrigazione. Ravagni e Todeschi, inoltre, propongono all’amministrazione comunale di valutare la realizzazione di un parco giochi in zona idonea, l’installazione di telecamere di sorveglianza, dotare l’anello per la corsa di impianto d’illuminazione e collegare il Parco con quello dell’Arciduca per evitare future speculazioni edilizie dotando Arco di un’area verde unica a servizio della comunità.