Un lunghissimo, intenso e partecipato applauso ha concluso venerdì 7 giugno la cerimonia di presentazione della Fondazione Antonio Megalizzi, accumunando i rappresentanti istituzionali al folto pubblico della Sala Depero, luogo simbolico della comunità trentina, che idealmente ha espresso vicinanza e condivisione di intenti alla famiglia del giovane assassinato a Strasburgo il dicembre scorso, nel giorno della costituzione di una iniziativa che vuole concretamente proseguirne e diffonderne gli ideali e il messaggio.
L’applauso ha seguito le parole della fidanzata di Antonio, Luana Moresco, che ha voluto ringraziare a nome della famiglia Megalizzi “le tante persone, enti e istituzioni per aver contribuito a concretizzare un progetto importante che, nel tempo a venire, porterà avanti gli obiettivi di Antonio e parte di quelli che erano i suoi sogni”. La Fondazione, come ha spiegato Luana Moresco, intende portare il messaggio del giovane giornalista radiofonico “nelle scuole, nelle università, nei punti di incontro di tutta Italia per confrontarsi, nel rispetto del pluralismo, sulla nostra attualità, per fornire ai giovani gli strumenti per distinguere la realtà dalle fake news, per raccontare a tutti l’unione Europea, per promuovere l’informazione e il giornalismo”.
La Fondazione, nata a tempo record grazie all’impegno dei tanti attori istituzionali e privati che l’hanno voluta creare, persegue lo scopo di promuovere, coordinare, organizzare e supportare, su indicazione della famiglia Megalizzi, a livello nazionale ed europeo, le iniziative tese a perpetuare il sogno europeo di Antonio Megalizzi e tutelarne la memoria. Per far questo intende favorire l’apprendimento, la promozione di una cultura della legalità, del rispetto della persona, della convivenza civile, del rifiuto di ogni forma di violenza e dei principi di cooperazione e di solidarietà.