L’ing. Ezio Viglietti, esperto ferroviario, socio dell’associazione “Amici della Terra Alto Garda e Ledro” e consigliere in Comunità di Valle non ha dubbi: per risolvere il problema della mobilità territoriale il costruendo tunnel San Giovanni – Busa non risolverà affatto i problemi del traffico, ma oltre alla linea diretta Arco – Monaco di Baviera bisogna realizzare un sistema tram-treno alimentato con pattino strisciante. Adottato in molti Paesi del nord Europa, per Viglietti è la soluzione ideale a completamento del piano stralcio della mobilità redatto in Comunità di Valle che interessa la zona del Garda trentino. Porterebbe a reali riduzioni dei costi connessi all’utilizzo della vettura privata, all’ambiente soprattutto e al risparmio energetico complessivo. In Italia, però, non essendoci una normativa in materia tutto ancora latita. Solamente in Sardegna, a Sassari esiste una soluzione del genere ma lunga solamente quattro chilometri. Per l’ingegnere ferroviario si dovrebbero realizzare due linee, la prima lungo l’attuale asse viario Torbole-Riva-Arco che dovrebbe poi proseguire con opportuni collegamenti verso Mori, Dro e Tione, la seconda di collegamento tra le aree artigianali e commerciali in zona Baltera. In attesa su queste aste viarie si potrebbe viaggiare su appositi minibus mossi con energia elettrica o biogas, mentre l’attuale sistema di collegamenti con autobus andrebbe anch’esso cambiato utilizzando mezzi mossi a idrogeno, elettriche o sempre a biogas. A chiamata, però, perché troppo spesso questi si muovono vuoti. Per il trasporto merci, infine, la ferrovia che dovrebbe muoversi da un centro di smistamento posto in zona centrale verso le aree industriali locali (Arco).