L’assessore allo sport e alla protezione civile della Provincia, Tiziano Mellarini, nei giorni scorsi è intervenuto sul tema dei soccorsi in elicottero, talvolta rischiosi per il personale a bordo. «Sugli sport “ adrenalinici” serve una riflessione – ha commentato Mellarini – stiamo lavorando a livello nazionale con i rappresentanti delle Regioni per avere un quadro normativo che ci consenta di fissare regole, limiti e anche divieti in modo da limitare i rischi per gli amanti di questi sport estremi e per limitare di conseguenza anche i rischi per le eventuali operazioni di soccorso. Senza un riferimento nazionale – ha precisato ancora – non è possibile un intervento locale». Il riferimento è al Base Jumping, freeride e allo scialpinismo in condizioni di alto rischio, ma anche al downhill. «Non ci sono riferimenti normativi nemmeno a livello europeo – ha proseguito l’assessore – ci risulta che solo negli Stati Uniti siano state emanate normative specifiche per un’attività che non rientra tra gli sport riconosciuti dal Coni». Difficile immaginare una norma che possa garantire la sicurezza agli amanti degli sport estremi ma il percorso per la sicurezza (anche dei soccorritori) è partito da tempo: già nel 2011 in Veneto è stato introdotto un ticket di 500 euro per tutti gli interventi di soccorso a favore di chi pratica “attività ricreative ad elevato impegno di soccorso”.