A tanti la definizione sta leggermente “ostica”, tanto che qualcuno quella dicitura dai cartelli stradali vorrebbe toglierla. Al consigliere comunale Mauro Ottobre invece, che dopo la tornata elettorale è tornato sui banchi del consiglio comunale più agguerrito che prima, non passa neanche per la testa. Anzi.
“Porterò in consiglio – ha dichiarato alla stampa – una proposta volta a riconoscere alla nostra città questa vocazione storica che oggi dà lavoro a circa cinquecento persone. Perché Arco è città di cura e soggiorno, perché la vecchia dirigenza sanitaria provinciale sappiamo come ci ha trattato dopo che nel 2014 gliel’avevamo chiesto. Carta straccia e basta”.
Il movimento politico da lui fondato, Autonomia Dinamica, nel programma elettorale aveva inserito un Disegno Legge volto a tutelare l’immagine di Arco in questo senso, ma la mancata elezione non farà demordere Ottobre dal portare avanti questa “battaglia” a difesa dell’Alto Garda in generale e di Arco per questo tema in particolare.
“L’atto sarà presentato in Consiglio Comunale non appena pronto e se la maggioranza non lo vorrà condividere – afferma sempre Ottobre – chiederemo al popolo cosa ne pensa. Cinquecento posti di lavoro non sono sciocchezze, perché sono ampiamente in pericolo”.