Poco più di un mese di cure è bastato per rimettere in forze l’orsetto, che ora ha circa sei mesi, recuperato lo scorso 27 maggio in grave stato di debilitazione nei pressi del lago di Molveno. Il giovane plantigrado è stato rilasciato nei boschi del Brenta orientale. Della riabilitazione in queste settimane, all’interno del centro faunistico del Casteller, si è occupata una sola persona che ha provveduto alla sua alimentazione: sia durante le cure sia nella fase di rilascio i contatti con l’uomo sono stati ridotti al minimo indispensabile e l’orsetto sembra aver mantenuto un buon grado di diffidenza nei confronti degli umani.
La riabilitazione è stata realizzata seguendo le linee guida, oltre che con esperti stranieri. In queste settimane l’animale ha manifestato grande appetito e vitalità, arrivando a quadruplicare il proprio peso iniziale che si aggirava sui 4-5 chili. Nelle prime fasi dopo il recupero l’orsetto è stato alimentato con il latte; ha mangiato molta frutta e verdura e si è dimostrato particolarmente ghiotto di ciliegie. L’ipotesi è che la madre sia stata costretta ad abbandonarlo dall’intervento di qualche maschio – data la stagione degli amori che caratterizza il periodo primaverile – ma non vi sono elementi per escludere altre cause.
Nelle ultime settimane di maggio il cucciolo era stato avvistato diverse volte in valle dei Laghi; la sua prolungata permanenza nelle immediate vicinanze di strade molto trafficate aveva reso necessario un primo intervento di spostamento dell’animale in una zona più sicura. Pochi giorni dopo l’orsetto aveva però ricominciato a frequentare assiduamente zone antropizzate, in particolare le rive del lago di Molveno, mostrando questa volta uno stato di deperimento che non consentiva la sopravvivenza in natura del plantigrado. Per questo motivo l’Amministrazione provinciale ha deciso di eseguire l’intervento di recupero e riabilitazione, realizzato presso il centro faunistico del Casteller.