Schieramento di tecnici e progettisti oggi sulla vecchia via del Ponale per relazionare la stampa sullo stato dei lavori di messa in sicurezza del sentiero che, senza ombra di dubbio sarà riaperto a fine marzo. Questa è la prima notizia importante, poi quella che il piano temporale dei lavori è ampiamente rispettato.
Lo ha detto Innocenzo Coppola, dirigente del SOVA, il Servizio Opera Valorizzazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento, e lo hanno ribadito ciascuno per la propria competenza il geometra Claudio Marconi e il collega Sergio Scarpiello sempre del SOVA, l’ingegner Gianfranco Brigadoi, responsabile del Servizio Gestioni Patrimoniali e Logistica sempre della PAT, l’ingegner Ruggero Cazzolli della EnDes Engineering e l’ing. Antonio Lotti, titolare dell’omonimo studio rivano che ha approntato il progetto di messa in sicurezza della Ponale.
Sono stati manutentati i dispositivi di ritenuta passivi esistenti (le vecchie barriere già esistenti) lungo il sentiero fino al Ponale Alto Belvedere (Lotto 1 dei lavori a cura di Garda Trentino S.p.A.), il bar ristoro per capire, idem per quelli dal bar fino all’ingresso del tunnel dell’Agnese (la galleria stradale che bypassa la vecchia strada del Ponale, oggi sentiero alpino appunto e intervento n° 1 del 2° lotto dei lavori), manutentate le volte delle gallerie a cura della comunità di Valle Alto Garda e Ledro su progetto e appalto realizzato con il Comune di Riva (intervento nr. 2 del 2° lotto dei lavori), e ora si passerà alla sistemazione del sentiero (Intervento nr. 3) con la posa della nuova segnaletica e dei sotto servizi (tubazioni per condotta acqua ed energia elettrica), nonché dei parapetti idonei alle caratteristiche di “sentiero alpino percorribile anche dalle mountain bike”.
200.000 euro l’importo dei lavori dell’intervento 1 del 1° lotto, 245.000 quelli dell’intervento 1 del 2° lotto (importi che rientrano nei limiti della disponibilità della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro (Fondo strategico di 2° classe di Azioni), oggetto dell’accordo di programma 2017, 185.000 quelli previsti per l’intervento 2 e ben 400.00 e quelli previsti per l’intervento n° 3 del 2° lotto di lavori che si concluderanno, come detto, per il 23 marzo 2018. Il totale dei lavori che si concluderanno con l’intervento n° 4, l’attraversamento del torrente Ponale (447.675 € a cura del Comune di Ledro che ne spenderà sul totale circa 300.000 €) alla fine sarà pari a 1.476.537,96 €, una cifra che è stata ben valutata per un’opera che non ha eguali al mondo.
Qualche mini cantiere rimarrà aperto in stagione è stato detto, poi a novembre la Ponale chiuderà ancora per terminare la parte dei sotto servizi che, per marzo prossimo non si riuscirà a fare. Sempre sperando, è stato detto, che il tempo aiuti il cantiere e la squadra di undici operai che ci sta lavorando.
Nei tratti in cui sarà rifatto il fondo (con tipologia Mc Adam, stabilizzato) è prevista la circolazione dei biker a monte (sotto roccia) e dei pedoni a valle (lato lago), mentre per i portali informativi sta lavorando Laba, la Libera Università delle Belle Arti di Brescia con i suoi studenti impegnati in varie proposte per il logo e i tre portali informativi che saranno poi mesi in opera in loco.
Donato Riccadonna dell’associazione Giacomo Cis e presente in loco, ha detto che le valutazioni da parte loro sulla messa in sicurezza, sulla richiesta di utilizzo dell’ex casermetta e della Tagliata, unitamente a quella di utilizzare l’ex Casa Cantoniera sulla sottostante statale nei pressi dell’ingresso cittadino come punto informativo (sia della Ponale sia della prossima ciclovia del Garda), saranno presentate in Comunità di Valle quanto prima. Tuttavia esprime soddisfazione per quanto si sta facendo da parte della Provincia e delle maestranze che stanno operando sulla Ponale.