La risposta al crescente (e preoccupante) fenomeno della crescita e diffusione sul territorio dei cinghiali, dopo le prime domande trova immediata risposta nell’assessora provinciale con delega alla caccia Giulia Zanotelli. Si sta istituendo un Tavolo di lavoro con l’Ente gestore della caccia nelle riserve e i sindacati agricoli al fine di revisionare la norma in materia di monitoraggio dei mammiferi ungulati in questione. “Siamo preoccupati – ha detto l’assessora – dei danni alle coltivazioni, alle attività agricole inerenti la grande crescita dei branchi di cinghiali, non senza rivolgere il pensiero all’equilibrio messo in pericolo dalla loro presenza sull’ambiente. Presto prenderemo le misure necessarie di concerto con i soggetti coinvolti.” Un migliaio i cacciatori autorizzati ad abbattere per contenere il numero sempre crescente della specie, mentre l’altra misura già adottata, il prelievo di esemplari per trasferirli in altre zone si sta rivelando poco contenitiva (400 quelli trasferiti ogni anno). Per questo è necessario rivedere la norma in materia – ha detto sempre la Zanotelli – e fare sistema tra tutte le entità componenti, pubblico, privato, cacciatori, agricoltori al fine di trovare il giusto equilibrio che possa contenere il fenomeno.” La Provincia, infine, ricorda che i cacciatori hanno chiesto di estendere l’area di controllo anche alla riserva arcense.