Un regalo di Natale, se così si può dire, quello che il Consorzio di miglioramento fondiario di Laghel ha fatto all’amministrazione arcense: la cessione della proprietà dell’acquedotto di approvvigionamento delle ottanta abitazioni in cui risiedono oltre cento persone per 44 famiglie in 65 appartamenti. Costruito negli anni ’70, l’acquedotto di Laghel porta sia l’acqua potabile sia quella per dar da bere ai fondi coltivati, acqua captata dalla fonte “Fontane” che si trova in località Mandrea a poco meno di cinquecento metri di quota (sul livello del mare). Una fonte i cui costi sono stati “sopportati” fino ad oggi dai censiti di Laghel che pagavano le spese necessarie al buon mantenimento, anche se nei periodi in cui piove poco o nulla l’acqua scarseggiava. Ecco, dunque, che essendo necessario un ammodernamento dell’impianto, grazie al progetto dell’amministrazione comunale che realizzerà una nuova conduttura in grado di portare anche nella piccola frazione l’acqua “a goccia” per dar da bere ai fondi l’intera rete idrica sarà messa a posto. Lo ha illustrato l’assessore Ricci, responsabile della riqualificazione della rete idrica comunale, spiegando che lo scavo che si andrà a fare servirà anche per la rete idrica di zona, con un risparmio di costi. Il via libera, dunque, è stato dato in seduta consiliare proprio alla vigilia di Natale, affidando i lavori al Consorzio di miglioramento fondiario che si occuperà delle due condutture in essere, potabilità e irrigazione. Il costo di circa 240.000 euro sarà in prima istanza sostenuto dal Consorzio, poi la spesa gli sarà rimborsata dal comune di Arco che diverrà, così, proprietario della rete e del serbatoio.