Sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti ci sono il costruendo teatro (o Arco della Comunità come piacerebbe chiamarlo al sindaco Betta) e la futura caserma dei Carabinieri. Uno per l’incarico affidato all’architetto Claudio Salizzoni, lo studio per la ristrutturazione e l’ampliamento della caserma dei carabinieri per un importo pari a poco meno di 50.000 euro (46.019 per l’esattezza), e l’altro invece riguarda i lavori che sono già ripresi sull’ex Quisisana dove andrà a collocarsi il teatro di Arco. Qui sotto “osservazione” sono alcune difformità legate alla determina per la quale si vogliono approfondire le valutazioni tecniche legate alla riapertura del cantiere in questione.
Acquisiti gli incartamenti, la Corte dei Conti valuterà il tutto per verificare se gli incarichi non potessero, invece, essere espletati dagli uffici comunali, visto che affidarli ad esterni obbliga, logicamente, un esborso di denaro pubblico. Cosa che, asserisce il Comune, con gli incarichi già in atto su pista ciclabile, acquedotto, palestra delle medie Segantini, marciapiede di via Lomego e altre opere minori non hanno permesso ai professionisti dell’ufficio tecnico di occuparsi anche di queste due opere.
Per la caserma in particolare, afferma il sindaco Betta, sono stati gli stessi Carabinieri a chiedere all’Amministrazione comunale di rivolgersi ad un professionista che fosse in grado di valutare ciò che l’Arma ritiene fine ai propri scopi e servizi per la comunità grazie ad esperienze già acquisite.