Era il 1874 quando venne inaugurato il primo corso di formazione destinato agli agricoltori e oggi la Fondazione Mach e l’Istituto agrario di San Michele all’Adige ricordano quei primi passi di 145 anni fa, consapevoli di avere alle spalle un solido passato e tanti punti fermi per costruire il futuro, fatti di sfide importanti, studio, passione, apertura internazionale e legame con il territorio.
Lo ha evidenziato anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, presente alla cerimonia ufficiale della ricorrenza, in occasione della quale ha ricordato la sua personale esperienza di studente dell’Istituto agrario. “Quello che mi ha dato San Michele è un’impostazione importante e rigorosa, educativa, oltre che tecnica dal punto di vista agricolo-enologico. Tra l’altro qui il sistema duale è sempre stato applicato per gli studenti, che possono fare formazione in azienda alternata a quella in aula” ha detto Fugatti, dialogando assieme al presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher con la giornalista Rai Maria Concetta Mattei.
L’assessore Zanotelli ha sottolineato il ruolo strategico rivestito dalla FEM all’interno del comparto agricolo, agro-alimentare e forestale trentino e si è detta orgogliosa dei tanti giovani che scelgono di diventare agricoltori.
Dopo i saluti istituzionali, ai quali ha preso parte anche il sindaco di San Michele all’Adige Clelia Sandri, nel corso della mattinata il presidente della Fondazione Mach Andrea Segrè ha tracciato un’analisi di contesto e anticipato una prospettiva degli scenari futuri nei prossimi 10 anni. A seguire, la lectio magistralis di Davide Rondoni e l’inaugurazione di una botte commemorativa dei 145 anni scolpita da Egidio Pedri.