Ci saranno anche alcuni piloti di parapendio che decolleranno da Tratto Spino, sul Monte Baldo, per difendere e “firmare” virtualmente in volo la petizione a difesa dell’Ospedale di Malcesine. Da anni la struttura è al centro di polemiche perché la si vorrebbe dismettere (in buona parte è già stato fatto) ed esternalizzare. Poi altri residenti che in barca si porteranno solcando le acque del Garda presso l’Ospedale in Val di Sogno per dire “no” alla chiusura definitiva. A oggi le firme sono oltre tremila, un buon numero che dovrebbe far riflettere l’Azienda Sanitaria Veronese che sta operando il drastico taglio della struttura. Nulla importa che qualche anno fa, non secoli, tra i due assessori alla sanità (Rossi per il Trentino e Sandri per la Regione Veneto, era il marzo del 2010) si fosse firmato un protocollo d’intesa volto a salvaguardare la struttura e lo scambio di pazienti tra le strutture trentine e quella veneta, distante solamente 18 chilometri dal confine col Trentino meridionale. Protocollo che, però, in verità non venne mai ratificato dalla giunta veneta per la strenua opposizione dell’allora presidente veneto Galan. Ora la struttura ospedaliera per anni vanto di ortopedia nazionale, divenuta punto focale di medicina fisica e riabilitazione con pazienti che arrivano da tutta Italia, nato come centro per il recupero di sofferenti da poliomielite ora, si diceva, è nuovamente “sotto attacco.” Contro tutto ciò si mobiliteranno in tanti come detto, con la speranza che un servizio nevralgico come quello offerto dall’ospedale di Malcesine in un’area vitale per il turismo gardesano non sia soppresso. La manifestazione è promossa dai Gruppi consiliari “Vivere Malcesine”, “Malcesine 2.0” e “Tradizione e innovazione per Brenzone.”