Che le sedute del Consiglio comunale in quel di Arco siano tranquille “passeggiate” si sa da un pezzo che non è così. L’ennesima testimonianza c’è stata lunedì scorso, quando tra maggioranza e opposizione reciproche “accuse” sono volate alte e forti nell’aula consiliare. Con prese di posizione diverse anche all’interno della maggioranza, il che vuol dire che un po’ di tensione aleggia anche tra chi governa la città.
Stavolta è toccato ai due consiglieri Daniele Braus e Claudio Del Fabbro scaldare gli animi “grazie” alla mozione presentata dalle minoranze che impegnerebbe sindaco, giunta e commissione nel trovare una via, piazza o stele da dedicare ai Martiri delle Foibe. Il tutto per dare effetto ad una legge nazionale (30/03/2004) che ha istituito il “Giorno del Ricordo”. Dopo accesa discussione che, come detto, ha generato anche qualche mal di pancia all’interno della maggioranza stessa, si è passati al voto: 12 i favorevoli tra cui quelli del vicesindaco Stefano Bresciani, dell’assessora Marialuisa Tavernini e dell’assessore Tomaso Ricci, astenuti i consiglieri del PD e delle Civiche, otto questi in tutto. Unico contrario Tommaso Ulivieri della lista “Arco Bene Comune/Futura”. Ulivieri e Braus hanno dato “vita” ad un dibattito di parte prolungato, con parole molto forti su di un fatto storico innegabile, anche se la politica, come sempre, invece di unire nella memoria di chi è stato ucciso, da una parte e dall’altra per proprie ragioni di “bandiera” serve solo a dividere.