L’amministrazione comunale di Arco ha deciso: basta feste o festicciole di poco conto al castello di Arco e sul prato della Lizza. D’ora in poi per valorizzarne il contesto solo matrimoni o eventi mediatici in grado di rivestire prestigio nazionale o internazionale. E lo ha fatto emanando uno specifico disciplinare in merito cui bisognerà attenersi. Valorizzare il castello rilanciandone l’immagine, dunque, passerà per regole ben precise volte a regolare lo svolgimento degli eventi. Sì alle feste, comunque, ma basta abbiano rilevanza nazionale o, meglio, internazionale. Concerti di richiamo, matrimoni “Vip” e quant’altro contribuisca ad aumentarne il prestigio a carattere internazionale. “Sul prato della Lizza, dunque, anche matrimoni civili quale sede alternativa al Municipio, perché il castello di Arco è testimonianza attiva della nostra storia – ha detto il primo cittadino Alessandro Betta – oltre ad essere un monumento nel quale ci identifichiamo. Per questo è nostra ferma volontà di una sua completa valorizzazione che abbia ricadute socioeconomiche per la nostra comunità”.
La delega specifica è assegnata da inizio legislatura a Roberto Zampiccoli, consigliere che ha sempre operato per la valorizzazione del castello arcense.
Organizzare un evento sul prato della Lizza, purché a carattere mediatico di rilevanza (che sarà vagliato dall’apposito ufficio comunale da istituirsi) costerà 3.000 Euro (+ IVA).