È stato il primo incidente che ha visto coinvolto un Hoverboard, ossia un monopattino a motore privo della barra verticale dei più noti “Seegway”. Dotato di due ruote, è alimentato da un motore elettrico e si guida con i piedi. Ebbene, nei giorni scorsi c’è stato un incidente che ha visto “protagonista” l’Hoverboard, con il guidatore che si è scontrato con una persona facendola cadere a terra. Va detto che non esiste al momento una Normativa in materia, però una cosa è certa: la velocità dev’essere limitata ai sei km/orari. L’Hoverboard è capace, nei modelli più costosi, di raggiungere anche i 25 Km/h. Il Corpo di Polizia Locale Intercomunale, ha spiegato il comandante Marco D’Arcangelo interpellato a seguito di questo primo incidente che si è visto nel Garda trentino, è impegnato a spiegare nelle scuole l’educazione stradale e anche per l’Hoverboard viene detto che non è, di fatto, un mezzo di trasporto, bensì rientra nelle categorie in cui degli skateboard, dei rollerblade o dei più semplici pattini, mezzi per cui il codice della strada vieta l’uso sulle carreggiate e sui marciapiedi.

Sotto i 6 km/h si viene sanzionati con una multa di 25 euro, sopra si prefigura l’Hoverboard come un motorino, per il quale necessiterebbe la targa, immatricolazione e, logicamente, assicurazione. Senza contare che bisogna indossare un casco, avere la carta di circolazione e tutto quanto fa motorizzazione del caso. Insomma, se per l’incidente in questione il tutto si è risolto con lievi danni all’investito, prima di vedere i nostri figli sfrecciare sul più noto skateboard volante di Marty Mc Fly in “Ritorno al Futuro 2” servirà ancora del tempo. Per ora, conclude D’Arcangelo, usatelo in spazi privati.