Articolo pubblicato il: 05/01/2019 alle 07:27
La Busa - Fugatti: “Bene se i trentini pagano meno tasse”
Posted By Redazione
Categoria: Notizie

“Se i cittadini e le imprese trentine pagano meno tasse credo che si debba per prima cosa essere contenti”.
È la posizione del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, rispetto a critiche e perplessità nate a seguito dell’approvazione della Manovra finanziaria nazionale che porterebbe alla riduzione di tasse con conseguente calo di entrate nelle casse provinciali. A questo proposito Fugatti fa presente che la stessa stima di minori entrate – si parla di una settantina di milioni – va presa con cautela. “Minori tasse – sottolinea- significa anche maggiore capacità di spesa per i cittadini e stimolo per le aziende che vogliono investire. Quindi il meccanismo alla fine porta con sé spinte positive in termini di investimenti, consumi e conseguenti tasse pagate, e non solo negative come alcune letture vogliono far apparire”.
“Non rinunceremo comunque – aggiunge il presidente – a trattare con il Governo per far riconoscere quella clausola di garanzia finanziaria su cui abbiamo fin da subito lavorato al fine di far riconoscere gli importanti sforzi profusi da Trentino e Alto Adige per il risanamento dei conti dello Stato. Ma, al netto di questo, crediamo che una proposta che fa pagare meno tasse anche ai nostri cittadini sia anzitutto una buona notizia. Quindi chi si straccia le vesti in queste ore vuol dire che preferisce che i trentini continuino a pagare più tasse invece di pagarne meno. Noi non apparteniamo a questa categoria”.
Il presidente aggiunge inoltre che dei 155,2 milioni di euro di riduzioni di stanziamenti di parte capitale sul triennio 2019-2021 evidenziati dalla stampa, circa 107 milioni non si tradurranno in minori investimenti.
Questo perchè si tratta:
– per 32,1 milioni di riprogrammazioni di spesa sugli esercizi successivi in relazione alla tempistica di realizzazione degli interventi (27,6 milioni per il Not e 4,5 milioni per il trasporto pubblico, per un totale di 32,1 milioni);
– per 60 milioni della revisione delle modalità di finanziamento di alcune opere, ora in parte previste con il ricorso al debito (Ospedale di Cavalese e Istituti scolastici, anche nell’ambito del Progetto Meccatronica), in sostituzione dei quali è stato autorizzato un contributo in annualità a copertura del debito;
– per 14,8 milioni da tagli di risorse che risultavano autorizzate in eccesso, dei quali 11,5 attengono al minore contributo a titolo di prezzo previsto dal bando del Not – che da 160 milioni è stato ridotto a 148,5 milioni in adeguamento alle regole Eurostat.

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Data e ora di stampa: 13/05/2025 13:34
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