È stato un lungo e, purtroppo tragico week end quello appena concluso sulle strade e nei cieli del Garda trentino. La notte di sabato 7 luglio si è presa la vita del giovane operaio Kevin Ventura, 20 anni e operaio nel reparto montaggio della Dana Italia di Arco. La sua vettura è rimasta coinvolta con altre tre in un incidente tra l’uscita del lungo tunnel dell’Agnese e la seguente galleria “Dom” che immette nella Busa. Il ragazzo, al contrario dei suoi amici che, invece, sono riusciti ad uscire dalla macchina che aveva preso fuoco in seguito all’urto, è rimasto intrappolato all’interno dell’abitacolo perdendo la vita. Gravi altre due persone coinvolte nel medesimo incidente, ferite in totale sette persone. L’incidente è avvenuto a mezzanotte e mezza, e ha tenuto la galleria bloccata al traffico fino alle cinque del mattino di domenica.
L’elisoccorso, atterrato per il grave incidente in galleria è dovuto tornare in Busa poco prima delle due e mezza per soccorrere una ragazza di diciannove anni caduta in casa e procuratasi alcune fratture. Un “codice rosso” anche questo come si dice in gergo, mentre un’ambulanza poco prima delle sei del mattino ha soccorso a Ledro un ragazzo di 17 anni caduto in bicicletta. Stessa sorte ad un neo maturando che alle tre di notte, per festeggiare il diploma appena conseguito, è caduto sempre in bicicletta sul monte Brione battendo la testa. Altro codice rosso e altro soccorso che ha visto impegnate le Forse dell’ordine e il Corpo dei Vigili del Fuoco di Riva, tra l’altro impegnati sui diversi “fronti” della nottata.
Ha perso la vita, invece, un parapendista caduto in zona Malga Campo di Brentonico, sul versante del monte Altissimo che guarda la valle dell’Adige. Decollato poco distante dal rifugio Graziani, per cause imprecisate ha perso il controllo della vela precipitando mortalmente al suolo. Inutili i soccorsi allo sfortunato pilota, un austriaco di 55 anni che è morto sul colpo per i traumi riportati nell’impatto. Ipotizzabile una chiusura del parapendio dovuta ad una forte corrente termica ascensionale che ha determinato una configurazione di volo inusuale, probabilmente irrecuperabile e che non gli ha lasciato nemmeno il tempo di lanciare il paracadute d’emergenza. O, come alcuni testimoni hanno invece riferito di aver visto, il pilota potrebbe aver perso i sensi per un malore. Il parapendio, così ingovernabile, si è chiuso lasciandolo precipitare a terra.