Articolo pubblicato il: 14/10/2025 alle 15:00
La Busa - Dove l’anima tocca il legno: Riva del Garda riscopre la forza umana di Cirillo Grott
Posted By Redazione
Categoria: Arte, Notizie

 

di Karin Cavalieri
Si è chiusa il 5 ottobre alla Galleria Civica Craffonara di Riva del Garda la mostra “Dove l’anima tocca il legno”, una personale dedicata a Cirillo Grott, scultore nato a Folgaria nel 1937 e scomparso prematuramente nel 1990. L’esposizione ha offerto ai visitatori un incontro autentico con l’umanità profonda dell’artista attraverso una selezione di sculture bronzee, lignee e gessi trattati con cera e terre colorate, accanto a tecniche miste e oli.
La curatrice Monia Di Mauro ha individuato i lavori capaci di restituire con maggiore immediatezza la forza comunicativa di Grott. I pezzi selezionati hanno comunicato la finezza osservativa e la sensibilità di Grott verso l’umanità: volti, corpi, presenze come quelli di Sara, Fabio, Massimo, Gloria e Isabel, in cui chi osserva può riconoscersi, ritrovando frammenti di sé. Davanti a quelle figure, chi guarda si specchia, riconoscendo nel gesto modellato la propria fragilità, la propria forza, la propria interiorità.

 

 

Sviscerando l’intensa produzione di Grott, Di Mauro è entrata in contatto non solo con l’artista, ma con l’uomo capace di intrecciare rapporti familiari attenti e profondi. Questo amore, che si riflette nelle sue opere, vive ancora oggi nella cura della moglie Sandra e dei figli, custodi generosi del suo linguaggio artistico nella Casa Museo Cirillo Grott. Secondo la curatrice, la loro dedizione — in particolare quella di Sandra — incarna un sentimento che trascende tempo e spazio, un impegno che rende la produzione dello scultore accessibile a tutti e che, nella cura quotidiana, si manifesta come un vero e proprio atto di dedizione.
Ma perché le opere di Grott a Riva del Garda? Perché Riva è parte della sua storia. Fin dalla fondazione del Gruppo Amici dell’Arte — allora chiamato Assoarte e presieduto da Franco Albino — l’artista vi aveva preso parte, esponendo nelle collettive e instaurando un dialogo costante con la città. L’ultima mostra cui prese parte fu proprio a Riva, nel 1989, appena tre mesi prima della sua scomparsa.
A distanza di decenni, le sue sculture sono tornate qui come presenze vive, testimoni di un amore che Cirillo Grott ha saputo trasmettere attraverso il legno, il bronzo, la creta — ma soprattutto attraverso la vita.

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Data e ora di stampa: 14/10/2025 23:16
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