Le persone disabili possono essere utilmente impiegate nei servizi sociali, in particolare nell’assistenza agli anziani, sia nelle case di riposo sia nei servizi a domicilio. Lo testimonia il progetto “OccupAzione”, giunto quest’anno alla sua terza edizione. La Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, ha approvato la delibera che dà mandato all’Agenzia del Lavoro, di avviare l’iniziativa anche per il 2018.
Il progetto consiste nella creazione di opportunità occupazionali per persone disabili nel settore dei servizi alla persona in diversi Enti territoriali – Comuni, Consorzi di Comuni, Comunità di Valle e APSP – a copertura del periodo solitamente lasciato scoperto dall’Intervento 19 (cioè quello invernale), rispondendo ad una esigenza più volte manifestata dalle case di riposo o dalle comunità di valle, che gestiscono i servizi alla persona. Nelle precedenti edizioni i disabili impiegati con questo strumento, per un periodo di 5 mesi, sono stati in totale circa 130.
L’intervento 19 – strumento che rientra nel novero dei Lavori socialmente utili – prevede che i lavoratori assunti, disoccupati da almeno 12 mesi, disabili o comunque lavoratori svantaggiati, vengano impiegati per un certo numero di attività, svolte solitamente dalla primavera all’autunno, per un massimo di 10 mesi. Ma una certa percentuale di disabili, iscritti alle liste della legge 68/99, incontra per questa via diverse difficoltà a trovare un impiego. Al tempo stesso, nel settore dei servizi alla persona, si viene spesso a registrare, soprattutto durante il periodo invernale, una domanda di lavoro non soddisfatta.
Il progetto “OccupAzione” ha fatto incontrare queste due esigenze, proponendo una soluzione valida per entrambe. Lo strumento si rivolge solo ai disabili, con preferenza a quelli in età matura (sopra i 45 anni), iscritti alle liste della l. 68 da almeno sei mesi. I lavoratori disabili vengono occupati solitamente da dicembre ad aprile, mediamente per circa 24 ore settimanali e per 5 mesi complessivi. In alcuni casi, terminato il loro contratto, possono poi passare anche all’intervento 19.
Le mansioni loro affidate devono essere compatibili con le loro potenzialità lavorative e si svolgono in affiancamento e non in sostituzione del personale ad esse istituzionalmente preposto. Presso le APSP, i lavoratori vengono coinvolti soprattutto in attività di accompagnamento e trasporto dei residenti nei trasferimenti tra i piani, di supporto e affiancamento degli ospiti durante le attività di gruppo condotte dall’educatore/animatore, di intrattenimento in momenti destrutturati con dialoghi informali, lettura quotidiani, cruciverba, preparazione e riordino sale attività.
A domicilio, invece, il sostegno si concretizza in attività di assistenza, accompagnamento per necessità personali e di svago alla persona anziana oppure nella semplice compagnia, aiuto per il disbrigo di pratiche burocratiche e altre piccole incombenze quotidiane, come fare la spesa o andare alla posta.
Grazie a questo progetto, nell’edizione 2016/2017 sono stati assunti per 5 mesi, con orario part-time, 48 lavoratori e coinvolti 17 Enti su tutto il territorio provinciale, per un investimento totale di 226.502 Euro. Per l’edizione 2017/2018 sono stati avviati con le stesse modalità 80 lavoratori, coinvolti 23 Enti, per un investimento totale di 329.504,80 Euro. L’intera spesa è a carico della provincia.
A breve verrà emanato un avviso pubblico, in seguito al quale gli interessati potranno avanzare la loro candidatura presso un Centro per l’impiego.