L’immobile che ospita la caserma dei Carabinieri di Arco è di proprietà del Comune ma è fatiscente e bisognoso di interventi di riqualificazione. Il Comune ha trovato un accordo col Ministero degli Interni per accollarsi l’onere dei lavori in cambio della promessa di mantenere la stazione dei militi ad Arco. Lo studio di fattibilità se ammodernare l’immobile o, addirittura, abbatterlo e ricostruirlo ex novo è stato affidato allo studio Salizzoni di Comano Terme. Importo della spesa circa 36 mila euro, affidata direttamente senza gara in quanto inferiore ai 46.400 euro previsti per questi studi di fattibilità. Una decisione, quest’ultima, che non trova d’accordo il consigliere di opposizione Mauro Ottobre, che invia una nota critica sulla decisione.
“Con l’incarico affidato all’architetto Claudio Salizzoni, trentino ma non altogardesano, – scrive il Consigliere – per il progetto preliminare della ristrutturazione della caserma dei Carabinieri di Arco, tramite affido diretto del Dirigente dell’area tecnica, si dimostra per l’ennesima volta che non solo l’Amministrazione non fa lavorare i dipendenti interni quando potrebbe, ma anche che la nostra zona e i suoi professionisti non vengono adeguatamente coinvolti in questo tipo di interventi e di opere. Si tratta solamente di uno dei tantissimi esempi in tal senso, come il caso dell’incarico affidato allo studio di Bologna per la variante urbanistica. L’Amministrazione comunale continua a dare incarichi fuori zona, andando contro la mozione votata all’unanimità nel maggio 2014 dove la si impegnava a dotarsi di un regolamento di assegnazione degli appalti concordato con le Associazioni delle categorie. Regolamento che tante Amministrazioni hanno fatto proprio e che Arco ha completamente ignorato, nonostante un impegno politico preso in via ufficiale. L’amministrazione – conclude Ottobre – vuole dirci che nell’Alto Garda non ci sono professionisti adatti a questi interventi e deve per forza affidare lavori a Bologna, Piacenza o altrove?”.