Firmata venerdì 8 in Tribunale a Trento la convenzione tra la Procura della Repubblica di Trento e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari per l’attuazione del «Codice Rosso» che prevede, a partire dal 30 novembre, l’attivazione di un servizio finalizzato a dare supporto alla polizia giudiziaria e all’ufficio del pubblico ministero nei casi in cui sia necessario acquisire informazioni da persone minori o vulnerabili oppure nei casi previsti dalla legge 69/2019 che tutela le vittime di violenza domestica e di genere.
La Legge 69/2019 negli articoli 1-3 ha previsto che il Procuratore della Repubblica acquisisca, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, le informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato il reato.
La convenzione prevede che l’Apss istituisca due elenchi di professionisti, uno composto da neuropsichiatri infantili e psicologi e il secondo da medici specializzati in traumatologia e ginecologia che, sin dalle prime fasi delle indagini preliminari coordinate dal Magistrato, siano disponibili ad affiancare la Polizia giudiziaria nell’esame di minori e persone vulnerabili quali le vittime di violenza domestica e di genere. I professionisti assumeranno il ruolo di ausiliario di polizia giudiziaria per assistere agli atti di indagine. Apss assicurerà gratuitamente la turnazione mensile con almeno cinque esperti di ogni profilo professionale e sarà attivato un numero dedicato a disposizione della Procura della Repubblica e di tutte le forze di polizia giudiziaria operative sul territorio trentino.