Il neogovernatore Maurizio Fugatti l’ha detto solamente pochi giorni fa: la Ciclovia del Garda, tratto trentino, è prioritaria. L’input che necessiti far presto arriva anche dal vicino Veneto, che proprio in questi giorni ha iniziato i sondaggi geologici al fine di completare il tratto che da Navene arriva al confine col Trentino, il lotto 6 del progetto della Ciclovia che permetterà di compiere il periplo del più grande lago italiano in bicicletta. Limone ha fatto la sua parte inaugurando solamente otto mesi e mezzo fa il tratto bresciano lungo due chilometri che chiude l’intero confine del paese arrivando al confine col Trentino, ora la spinta dalla parte opposta con l’inizio dei sondaggi volti alla progettazione del tratto veneto che, presto, sarà spiegato in conferenza servizi. Sondaggi che fanno tenere chiusa la strada nelle ore notturne (dalle 21.30 alle 6 del mattino) per permettere tutte le necessarie rilevazioni del caso lungo i due chilometri interessati. Tecnici al lavoro per perforare la roccia e capire la resistenza della stessa, con l’idea di realizzare di un tunnel di cinque metri di diametro accanto alle gallerie esistenti, ubicato a monte delle stesse e in qualche tratto aperto per ragioni di sicurezza. Dove c’è la galleria paramassi artificiale, invece, l’idea è allargare il passaggio pedonale esistente a sbalzo sul lago, tipo il nuovo tratto di Limone per intenderci. Lavori finiti entro il 2 marzo 2020 per un valore di circa sette milioni di euro.