Spiragli. In questa semplice parola si potrebbe riassumere la presenza del governatore provinciale Maurizio Fugatti in Consiglio comunale ad Arco lunedì sera. Una presenza che già nella mattinata, ma con il solo sindaco Alessandro Betta, ha tenuto banco sul tema sanità privata (ma anche pubblica per le sorti dell’Ospedale). Dapprima col sindaco e il Comitato di Amministrazione della nota Casa di Cura Eremo (Verani, Fontana e Durnwalder) assieme a Fugatti, il neo assessore Segnana, il direttore dell’Azienda sanitaria Bordon e il direttore Nicoletti della Provincia). Poi in Aula consiliare con giunta e consiglieri per dire che l’attuale Giunta provinciale ha ben chiare le problematiche della sanità locale, col ricorso al Tar presentato da Eremo contro la delibera votata dalla precedente reggenza provinciale (Presidente Ugo Rossi e assessore Luca Zeni) che limita i posti letto. Il tutto nonostante le assicurazioni iniziale dell’ex assessore e l’accordo stretto da Eremo col professor Saltuari in materia di riabilitazione neurochirurgica. Fugatti non ha detto né si né no, anche se sul ripristino del punto nascite ha detto che senza deroga non si è riaperto mai nulla in Italia. E se lo dice lui che in materia di Sanità è competente (è stato Sottosegretario), le speranze sono legate ad un sottile filo di lana. In ogni caso l’essere stato presente sul territorio, aver dialogato con le parti e preso in “carico” le richieste è già un buon segnale che l’Alto Garda nel suo complesso, come sempre Fugatti ha avuto modo di dire sabato all’inaugurazione della sala polifunzionale in Fraglia della Vela, a questa Giunta interessa. Soddisfatto dell’incontro Sergio Fontana, amministratore delegato di Eremo, il quale giudicando positivamente l’incontro con Fugatti ha detto: “Per noi portare avanti un progetto d’intesa con villa Rosa è l’intenzione, perché l’esclusiva dei posti letto non fa bene a nessuno dei due mentre il confronto, invece, sì. Ora attendiamo le risposte dal Presidente”.