L’appello per salvare Casa Bresciani a Varignano, lanciato dalla Caritas e dal coordinatore Romano Turrini, è sostenuto in toto anche dal sindaco di Arco Alessandro Betta. L’edificio è di proprietà della Patrimonio del Trentino, si trova in buone condizioni ma va assolutamente posto al centro di un intervento perché da tempo è inutilizzato. “Il recupero di un immobile dal valore storico – ha detto il sindaco – come Casa Bresciani è assolutamente da condividere con l’appello lanciato dalla Caritas e da Turrini, appello emerso anche durante la serata fatta con il Comitato di Partecipazione di Romarzollo. Edificio ma anche il parcheggio che è fondamentale per la frazione”. Cosa farne però? Secondo Betta si possono prendere in esame le richieste di Codass sociale, ossia farne nuovi spazi per un servizio dedicato ai minori, servizio che nella nostra Provincia non esiste. Oppure traslocare Casa Alloggio liberando gli spazi di Villa San Pietro (ora la Casa Alloggio è negli spazi liberi di Villa San Pietro e in concessione alla Cooperativa Arcobaleno), ma comunque ci sarebbero spazi per dare risposte a diverse esigenze come richiesto anche dalla Caritas. Romano Turrini difende Casa Bresciani così: “È un bene pubblico e mi dispiace vederla in quelle condizioni, va ristrutturata. Ricordo che è un bene donato dalla famiglia Bresciani alla nostra comunità, dapprima all’ospedale e oggi a Trentino S.p.A. Mi auguro che la situazione si possa sbloccare quanto prima”.